(Adnkronos) –
Sergio Cammariere considera “un premio alla carriera” il fatto che Mina abbia incluso la sua ‘Tutto quello che un uomo’ nel suo album ‘Ti amo come un pazzo’, uscito oggi.
“Ho ascoltato Mina cantare il mio brano, una versione delicata, sofisticata molto raffinata. Finalmente – dice il cantautore crotonese all’Adnkronos – una versione femminile in una nuova tonalità, il la min, ovvero due toni e mezzo sotto quella originale che è in do diesis min. I più attenti noteranno che nella strofa c’è una misura in più rispetto all’originale, tutto questo rende il brano ancora più struggente e evocativo. Considero tutto ciò un premio alla carriera, dopo vent’anni d’ora in poi potremmo considerare questa mia canzone un evergreen, un brano che rimarrà definitivamente nella memoria di ognuno di noi”, sottolinea Cammariere.
Che poi aggiunge due ricordi che lo legano a Mina: “Nel 2004 al Pescara Jazz mi ritrovai nella hall dell’albergo con Toots Thielemans. Passammo ore a parlare di Bill Evans, Elis Regina e Jaco Pastorius, si creò subito una grande magia e la sera abbiamo condiviso lo stesso palco del Teatro D’Annunzio. Un dono suonare con questo grande maestro che mi riportava ai miei ricordi di ragazzo, a quando a 14 anni guardando la trasmissione televisiva Milleluci sognavo di diventare un musicista. La grazia, l’incanto, il candore, la sensualità, l’eleganza e la voce di Mina che cantava ‘Non gioco più’ accompagnata proprio dall’armonica del grande Toots Thielemans mi aveva sedotto. E come una strana alchimia l’immagine di Mina, con la sua aura quasi mistica, l’ho ritrovata lo scorso anno all’alba attraversando una Cremona deserta e poetica, dopo un concerto al Museo del violino”, conclude.