Fortunatamente anche tra le fila dei miliziani terroristi dellIs cè chi si pente e collabora. Capita così che, grazie alla rivelazioni raccolte dallintelligence tedesca, si è potuto risalire alle identità di circa 22mila jihadisti. Il faldone, raccolto via web, contiene 1.736 documenti dai quali si evince che il 70 per cento dei miliziani sonoarabi,ma tra di loro non mancano cittadini americani, francesi,tedeschieinglesi. I dati consegnati dal pentito, indicano nomi, date di nascita, nazionalità, indirizzi, contatti familiari, il livello di istruzione e il gruppo sanguigno di cittadini provenienti da almeno 51 paesi. Per quel che riguarda le origini arabe delle reclute dellIs, il sito di informazione vicino all’opposizione siriana Zaman al-Wasl, riporta che un quarto di essi èsauditae il resto prevalentementetunisini, marocchini ed egiziani. A quanto pare il reclutamento tra i seguaci di Abu Bakr al-Baghdadi avverrebbe attraverso un vero e proprio test di ammissione, composto da 23 domande. Oltre alla richiesta di indicare eventuali precedenti esperienze formate nellambito jihadista, il questionario offre anche la possibilità di scegliere se venire impiegati come attentatori suicidi, soldati o in un altro ruolo. Tra i cittadini europei che hanno scelto di servire il sedicente Stato islamico, nel dossier figurano 16 britannici, 4 americani, 6 per il Canada, 6 dalla Francia e 6 della Germania. Nel gruppo dei britannici figurava anche l’ex rapper londinese 26enne Abdel Bary, reclutato nel 2013 dopo essere stato in Libia, Egitto e Turchia. Confermate anche le identità del 21enne Reyaad Khan, di Cardiff, ucciso ad agosto in Siria in un raid aereo britannico, e dell’hacker 20enne Junaid Hussein, ucciso invece in un raid Usa.
M.