Prima i sospetti e poi le ricostruzioni fatte dagli inquirenti non lascerebbero ombre di dubbio circa le motivazioni e le modalità che hanno segnato la morte di Isabella Noventa, la segreteria di Albignasego (Padova), misteriosamente scomparsa la notte dello scorso 15 gennaio. Nella notte gli agenti hanno portato in carcere Freddy Sorgato (lex compagno della Noventa, e al momento presunto autore del delitto), , la sorella di questultimo, Debora, e la loro amica tabaccaia Manuela Cacco (attuale fidanzata di Sorgato). Luomo è stato chiuso nella Casa circondariale Due Palazzi di Padova, le due donne in quello di Verona.Per i tre esistono ’gravi indizi di reato’, anche se al momento non hanno confessato. Secondo gli investigatori, dopo aver cenato insieme (come aveva raccontato luomo), i due sono andati a casa di Freddy. Qui sarebbe nata unaccesa discussione in quanto Sorgaro non sopportava che la sua ex continuasse a frequentare altri uomini. Al culmine del diverbio luomo avrebbe strangolato la Noventa e si sarebbe disfatto poi del corpo gettandolo nel Brenta. Ma al momento, nonostante le ricerche il corpo non è stato ancora ripescato. Sorgato avrebbe confidato tutto alla sorella ed allamica e sarebbe così stata messa in atto una maldestra opera di depistaggio. Manuela Cacco avrebbe indossato il giubbino della Noventa per farsi riprendere dalle telecamere viva e vegeta a spasso per la cittadina. Ma la postura, le scarpe e, soprattutto, il cappuccio calato sul capo non hanno affatto convinto i conoscenti della segretaria, sostenendo che non si trattava di lei. Ad aggravare la situazione le intercettazioni ambientali dei tre dove, nellambito di un discorso è stata pronunciata la frase: “di averla combinata grossa, stavolta”. Ora si aspetta la confessione dei tre
M.