(Adnkronos) – I Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr) “vanno chiusi”, perché “incostituzionali” e “peggio del carcere”. Lo hanno spiegato Riccardo Magi (+Europa) e Ilaria Cucchi (Avs) presentando alla Camera i dati di una inchiesta di ‘Altreconomia’ che denuncia tra l’altro una “emergenza palese legata all’abuso di psicofarmaci all’interno delle strutture”.
“Sono luoghi concepiti con l’unico scopo di afflizione e annientamento della persona. Sono gabbie non pensate per la vita delle persone”, ha spiegato il segretario di +Europa annunciando tra l’altro una interpellanza al ministro dell’Interno. “Definirli una gabbia non rende l’idea. Sembra di stare allo Zoo e tutto questo succede nel disinteresse totale, con violazione dei diritti e spesso con la morte”, ha fatto eco Cucchi.
“Non sono previste attività e un operatore che abbiamo intervistato ci ha raccontato che gli psicofarmaci sono lo strumento per stordire le persone: mangiano meno, fanno meno casino e pretendono meno i loro diritti e ha aggiunto che all’ente gestore costa di meno lo psicofarmaco che il cibo”, ha spiegato Luca Rondi di ‘Altraeconomia’ presentando tra l’altro dati relativi delle spese “elevatissime” per psicofarmaci e medicinali: “I Cpr sono strutture incompatibili con il rispetto dei diritti umani”.