“Le donne che vanno in carcere per reati gravi con sentenza passata in giudicato devono perdere la patria potestà sui figli“. E’ una frase certo forte e dura, quella che il viceministro degli Esteri ed esponente di Fdi, Edmondo Cirielli, ha rilasciato poco fa all’agenzia di stampa AdnKronos, commentando la complicata questione delle madri detenute, che da qualche giorno è al centro di una forte diatriba fra il governo e le opposizioni.
Madri detenute, ieri il Pd ha bloccato l’arrivo nell’Aula (inizialmente annunciato per la fine di marzo), la proposta di legge firmata da Debora Serracchiani
Come noto, proprio ieri i dem hanno di fatto bloccato l’arrivo nell’Aula (inizialmente annunciato per la fine di marzo), la proposta di legge firmata da Debora Serracchiani, in replica agli emendamenti del centrodestra – ed approvati nella Commissione – che prevedevano “il carcere per le madri in caso di recidiva e cancellavano il differimento della pena per le donne incinte o con un figlio che abbia meno di un anno”.
Madri detenute, Cirielli: “Ho sempre pensato fosse ingiusto tenere i bambini in carcere, ma considero ancora più ingiusto lasciare la patria potestà a madri che commettono reati gravi”
Dunque Cirielli, che l’argomento lo ha già trattato nella scorsa legislatura, facendosi promotore di una proposta di legge che suggeriva “il rinvio dell’esecuzione della pena nei confronti di donne incinte o madri di prole di età inferiore a tre anni”, oggi spiega che “Ho sempre pensato fosse ingiusto tenere i bambini in carcere, ma considero ancora più ingiusto lasciare la patria potestà a madri degeneri che commettono reati così gravi da essere condotte in carcere. E’ legittimo lasciare la patria potestà a una donna che ha commesso un omicidio? Il caso Bibbiano ci ricorda che per molto meno sono stati tolti figli alle madri“.
Madri detenute, Cirielli: “Come mai il Pd, che ha governato per tanti anni, non ha cambiato le norme quando era al governo e vuole farlo adesso dall’opposizione?
Ma non solo, prosegue il viceministro degli Esteri “Inoltre chiedo: come mai il Pd, che ha governato per tanti anni, non ha cambiato le norme quando era al governo e vuole farlo adesso dall’opposizione? Se una persona viene condannata con sentenza passata in giudicato per un reato così grave per cui deve andare in carcere – argomenta l’esponente di Fdi – cosa che in Italia non è così facile, in quel caso deve essere automatica la perdita della patria potestà e quindi il bambino non deve andare in carcere con la mamma. Noi avevamo previsto la custodia attenuata con case famiglia di fronte o all’interno del carcere – ha poi concluso Cirielli – per consentire alla mamma di uscire da un momento di ristrettezza. Questo era previsto nell’ipotesi di custodia cautelare“.
Max