(Adnkronos) – Governo al lavoro per rinnovare il pacchetto di misure contro il caro-energia che scade il 31 marzo. A quanto si apprende, il Consiglio dei ministri chiamato a prorogare gli interventi potrebbe essere convocato entro venerdì o al più tardi agli inizi della prossima settimana. Le misure, inserite nella legge di Bilancio approvata a dicembre, coprivano appunto il primo trimestre del 2023 per un valore pari a 21 miliardi, ma questa volta lo stanziamento dovrebbe essere inferiore visto che l’arrivo della bella stagione permette di limare alcuni interventi per portata ed estensione temporale.
FAMIGLIE. In questo specifico caso infatti si ragiona a un bonus famiglia legato ai consumi, con l’ipotesi di premiare chi risparmia possibilmente con l’azzeramento totale degli oneri se si consuma meno dello scorso anno. Su questo si attende lo studio di fattibilità dell’Arera. Un altro schema sul tavolo potrebbe invece prevedere dei costi fissi per le bollette e dei costi più alti se si superano delle soglie. Confermato invece il bonus sociale per le famiglie con Isee entro i 15mila euro.
IMPRESE. Per le imprese lo strumento principale è il rafforzamento del credito di imposta per l’acquisto di energia e gas per le aziende cosiddette energivore che in manovra è salito dal 40 al 45% mentre per bar, ristoranti ed esercizi commerciali l’aliquota sale dal 30 al 35%. Su questo fronte si studiano delle formule per rendere il bonus più selettivo.
ONERI SISTEMA. I tecnici del governo studiano anche la possibilità di reintrodurre parzialmente gli oneri di sistema, al momento azzerati fino al 31 marzo.