(Adnkronos) – La Giornata mondiale della felicità che si celebra oggi, 20 marzo? Un’occasione per insegnare questa emozione e farla sperimentare ai più piccoli. Una giornata da vivere insieme, genitori e figli, costruendo un ricordo che resta. Parola di pediatra. Difficile dire cos’è la felicità, ognuno ha la sua via per raggiungerla. Ma i più piccoli possono trovare la loro in “un giorno speciale che diventa indimenticabile”, sottolinea all’Adnkronos Salute Italo Farnetani, professore ordinario di Pediatria dell’Università Ludes-United Campus of Malta, che interpreta questa ricorrenza come uno spunto per fermarsi e vivere un momento di famiglia. Già “pronunciarne il nome ha un impatto positivo sulla persona”.
“Per ottenere i massimi benefici per bambini e adolescenti, va vissuto nel modo giusto. I bambini fino ai 10 anni riescono a capire meglio ciò che vedono concretamente, mentre dopo questa età c’è più padronanza anche dei concetti astratti, ma in generale è più facile recepire un messaggio su ciò che si vive e si percepisce. E la famiglia, in ogni fascia d’età almeno fino a 18 anni, ha un ruolo più importante dell’ambiente esterno. Con questi presupposti psicopedagogici – evidenzia Farnetani – il mio consiglio è di cogliere lo spirito” di questa celebrazione. Felicità è “un giorno interamente dedicato ai figli”. E’ un giorno animato da esperienze semplici, ma piacevoli: “Sospendiamo temporaneamente i principi educativi e al pomeriggio, finiti i compiti e i genitori tornati dal lavoro, è bello organizzare le ore a disposizione facendo qualcosa di nuovo, uscire andando nei posti che piacciono ai bambini e agli adolescenti”, suggerisce l’esperto.
A cena? La felicità a tavola può essere “una pizza, che come è noto ha una valenza positiva e di aggregazione, patatine fritte purché con l’olio di oliva. E poi la crostata al cioccolato, che è la più gradita. O la cioccolata in genere”, elenca Farnetani. “Il bambino – spiega – si domanderà: perché tutte queste cose proprio di lunedì? E i genitori potranno raccontargli della giornata della felicità, usando anche il termine contentezza, per loro più comprensibile”. Ed è così che, “più la giornata sarà allegra, gioiosa, spensierata, più il bambino capirà che cos’è concretamente la felicità e questo concetto gli resterà chiaro e impresso per tutta la vita, creando uno di quei ricordi fondamentali che rappresentano le radici”.