Le insidie cancerogene delle organizzazioni criminali hanno raggiunto anche la frontiera del web. Più precisamente il gioco dazzardo online e non solo a livello nazionale, ma anche estero. A Roma gli agenti del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di finanza (Scico) e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato (Sco) hanno arrestato 11 persone accusate di aver gestito illecitamente varie videolottery e siti di giochi online per conto di organizzazioni mafiose. Gli arresti, effettuati questa mattina alle prime luci dellalba e coordinate dalla procura di Roma, hanno coinvolto anche un boss della ndrangheta e un imprenditore camorrista. Sono stati, inoltre, sequestrati beni mobili ed immobili del valore di decine di milioni di euro. Tale operazione, volta a svellere la gestione di siti adibiti al gioco online da parte di organizzazioni mafiose, è stata chiamata The imitation game, alludendo evidentemente allimitazione ben studiata da parte degli estorsori per prendere le sembianze dello Stato e sostituirsi ad esso. La guardia di finanza ormai da tempo indagava in tal campo, avendo ben più che semplici sospetti. Già nel luglio dello scorso anno, a Reggio Calabria, un altro bliz nel corso dell Operazione gambling aveva portato allarresto di 41 persone e al sequestro di beni per ben 2 miliardi di euro. Con la gestione di videolottery e giochi online, infatti, le organizzazioni criminali riescono a sottrarre ai giocatori una gran quantità di denaro, per poi reinvestirlo con lapertura di altri siti, imprese, punti commerciali e con lacquisto di beni immobili e automezzi. Una prosperosa fonte di risorse per i loro affari illeciti. Ed ancora, lo scorso 11 settembre altri arresti e sequestri per un valore di 25 milioni di euro. Ormai il meccanismo è chiaro: in questi siti fasulli viene utilizzato lo schermo di imprese operanti nel mercato dei giochi e delle scommesse a distanza e i server per la raccolta informatica delle giocate e la loro gestione vengono dislocati in Stati esteri. Così da avere tutta laria di essere siti per il gioco online a norma di legge, ed invece fungere da cassa alle mafie.