“E’ stato sicuramente più difficile garantire asilo a Snowden in Russia di quanto sarebbe nel caso di Assad” per tale motivo, ha dichiarato il presidente Putin in unintervista al Bild, la Russia non avrebbe problemi a dare asilo al presidente siriano Bashar al-Assadse fosse costretto a lasciare il proprio Paese. Il numero uno del Cremlino ha però sottolineato che “prima la popolazione siriana deve potere votare e poi vedremo se Assad dovrà lasciare il suo Paese se perderà le elezioni”. Del resto, per voce dello stesso Putin Assad ha commesso tanti errori nel corso di questo conflitto” che, precisa poi non sarebbe mai diventato così grande se non fosse stato alimentato dall’esterno, con armi, soldi e combattenti”. “Non vogliamo che la Siria finisca come l’Iraq o la Libia – ha tenuto a precisare Putin, ribadendo la grande amicizia tra Russia e Siria – Assad non combatte contro la sua stessa popolazione, ma contro coloro che agiscono in modo armato contro il suo governo”. E la popolazione, i civili coinvolti in questa battaglia interna? Domanda il cronista della Bild. “Non è colpa di Assad, ma soprattutto degli insorti e dei loro sostenitori stranieri dice il presidente russo – questo non significa che in Siria vada tutto bene o che Assad stia facendo tutto bene”. Quindi lintervista ha poi virato sui rapporti tra Mosca ed Ankara, minati dallabbattimento del Sukoy-24 sovietico nel cieli siriani. Anche qui Putin ha lanciato segnali distensivi assicurando che in caso di minacce dalla Turchia (Paese membro della Nato), la Russia “resisterà. Spero vivamente che eventi del genere non crescano in grandi conflitti militari. Ma se gli interessi e la sicurezza della Russia vengono minacciati, la Russia resisterà. Tutti lo devono sapere.La Turchia- ha aggiunto Putin -fa parte della Nato, ma non è stata attaccata. La Nato quindi non deve proteggere la Turchia ed i nostri problemi con la Turchia non hanno niente a che fare con l’appartenenza alla Nato di quel Paese”.
M.