Bisogna sempre essere accoglienti con i poveri e i bisognosi. Seminate bellezza e allegria in un mondo cupo e triste”, così Papa Francesco, carezzando una tigre con la stessa naturalezza con la quale si coccola un gattino. Nellambito del Giubileo dedicato allo spettacolo viaggiante, nell’Aula Paolo VI, viene portata davanti al Santo padre anche una tigre. Nel Giubileo dedicato alla Misericordia, spiega Francesco, “non poteva mancare questo appuntamento. Voi avete una speciale risorsa: con i vostri continui spostamenti, potete portare a tutti lamore di Dio, il suo abbraccio e la sua misericordia. Potete essere comunità cristiana itinerante, testimoni di Cristo che è sempre in cammino per incontrare anche i più lontani. Mi congratulo con voi perché, in questo Anno Santo, avete aperto i vostri spettacoli ai più bisognosi, ai poveri e ai senza tetto, ai carcerati, ai ragazzi disagiati”. Quindi rivolgendosi alla platea degli operatori (almeno 7mila, accompagnati dal cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale dei Migranti e degli Itineranti), il Pontefice: “Vi incoraggio ad essere sempre accoglienti verso i piccoli e i bisognosi; ad offrire parole e gesti di consolazione a chi è chiuso in sé stesso”. Poi è seguita una breve ma emozionante esibizione molto gradita da Bergoglio.
M.