(Adnkronos) – E’ caccia al quarto scafista dell’imbarcazione naufragata davanti alle coste di Steccato di Cutro (Crotone). Gli investigatori non si sbilanciano ma già nelle prossime ore ci potrebbero essere sviluppi sulla ricerca del turco di 28 anni ritenuto dalla Procura di Crotone uno dei responsabili della traversata da Smirne all’Italia. L’uomo si è reso irreperibile dopo il naufragio. Secondo il gip Michele Ciociola, che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare, il 28enne sarebbe stato “lo scafista che conduceva l’imbarcazione e curava la motoristica del natante”.
Secondo il racconto di alcuni dei superstiti, l’uomo era colui che “faceva anche il meccanico quando la barca ha avuto problemi con il motore”. “Sulla seconda imbarcazione l’ho visto più volte guidare”, racconta un sopravvissuto. Ma sarebbe stato anche colui che “abbandonava l’imbarcazione nei pressi della costa senza prestare soccorso ai migranti”. Secondo i testimoni “i componenti turchi dell’equipaggio hanno subito preso degli oggetti neri simili a dei tubi che hanno gettato in acqua e si sono tuffati aggrappandosi ad essi per poi scappare”.
Oggi, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nel suo intervento in aula ha detto: “Sono in corso le ricerche di un quarto scafista e non si escludono sviluppi nelle prossime ore”. Sono momenti concitati tra gli investigatori che indagano sugli scafisti. Quegli stessi sviluppi di cui parla una fonte bene informata all’Adnkronos. “L’ho visto più volte guidare – racconta un altro testimone – a volte scendeva personalmente in stiva per controllare le persone poiché il pakistano della foto n4 spesso litigava con noi con atteggiamento provocatorio. E’ uno di quelli che è scappato con il gommone con il siriano e un altro turco”. Sono tre al momento gli altri presunti scafisti in carcere.