(Adnkronos) – Nessuna ritirata dei soldati dell’Ucraina da Bakhmut. Il presidente Volodymyr Zelensky ordina di rinforzare le posizioni nella città del Donbass assediata dalle forze della Russia e dai mercenari della Wagner. “Ho detto al capo di stato maggiore di reperire le risorse appropriate per aiutare i ragazzi a Bakhmut. Non c’è una parte dell’Ucraina che possa essere abbandonata. Non c’è una trincea ucraina in cui la resilienza e l’eroismo dei nostri soldati non vengano ritenuti preziosi”, le parole del presidente, che bolla come “messaggi di disinformazione” le ipotesi di ritiro da Bakhmut.
Si tratta, in sostanza, di voci alimentate da chi non ha accesso ai briefing in cui vengono analizzati dati e prese decisioni di tale rilevanza eventuale. “Difendiamo e continueremo a difendere ogni parte dell’Ucraina. Quando arriverà il momento, libereremo ogni città e ogni villaggio nel nostro Paese. E chiameremo l’invasore a rispondere di ogni proiettile sparato contro l’Ucraina, di ogni atto malvagio contro gli ucraini”, aggiunge.
Niente ritirata da Bakhmut, quindi, anche se la difesa della città “ha raggiunto i suoi obiettivi” ed “è stato un grande successo strategico” secondo il consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak. La difesa della città doveva consentire a Kiev di guadagnare tempo per consolidare i propri schieramenti sul terreno e doveva infliggere pesanti perdite al nemico. “La difesa di Bakhmut ha raggiunto i propri obiettivi al 1000%. L’esercito ha attuato il piano per annientare i reparti nemici più pronti per il combattimento e ha consentito di addestrare migliaia di soldati ucraini in vista della controffensiva”, le parole di Podolyak. “Se i vertici militari decideranno ad un certo punto per il ritiro verso posizioni più favorevoli, la difesa di Bakhmut sarà comunque stata un successo per le forze armate e la base per la futura vittoria”.