I carabinieri del Ros, del comando provinciale di Messina, allalba hanno eseguito 13 ordinanze di custodia cautelare per 17 omicidi compiuti tra il 1993 e il 2012. Il personaggio maggiormente indiziato, è il boss Giuseppe Gullotti, già condannato per luccisione del giornalista Beppe Alfano. Laccusa per i 13 arrestati, è di omicidio aggravato dalle modalità mafiose. La Dia, inoltre, ha confiscato beni per oltre cento milioni di euro, agli eredi dellimprenditore edile palermitano Francesco Pecora, morto nel 2011 e considerato personaggio di spicco di Cosa Nostra. Il provvedimento riguarderebbe, immobili, società e conti correnti. Pecora, è stato indiziato in numerosi processi a cui presero parte: Pippo Calò, Antonino Rotolo, Tommaso Spadaro e Giuseppe Ficarra. La figlia Caterina è invece la moglie di Giovanni Motisi, inserito nella lista dei 30 latitanti più pericolosi. Le società di Pecora, svolgevano un ruolo di interfaccia e di canale di collegamento tra la mafia e l’imprenditoria legale, gestendo i capitali illeciti anche fuori dalla Sicilia.
D.T.
