(Adnkronos) – Un “atto incostituzionale” partorito da un governo che ha “come priorità quella di fermare chi salva vite”. Veronica Alfonsi, presidente di Open Arms Italia, è netta. “Ancora una volta, la decisione è di concentrarsi sulle navi che salvano vite in mare, colpendole, fermandole, ostacolando il loro lavoro in ogni modo possibile”, dice all’Adnkronos. Dopo il via libera definitivo del Senato, il decreto Ong è diventato legge e a poche ore da quell’approvazione per la Geo Barents, la nave di Medici senza frontiere, è scattato il fermo e la multa. “Per aver fatto cosa? Per aver soccorso persone vulnerabili che altrimenti sarebbero morte. È davvero incredibile”, dice Alfonsi.
“Eppure di cose da fare per questo Paese ce ne sarebbero, compreso mettere in piedi un sistema di accoglienza che sia degno di questo nomee che non solo rispetti la dignità delle persone, ma renda possibile la costruzione di una società aperta, inclusiva, solidale – aggiunge -. Per non parlare del soccorso in mare che andrebbe coordinato, strutturato, potenziato”. La presidente di Open Arms Italia, però, non ha dubbi. “Le navi umanitarie non si fermeranno, siamo abituati a dover combattere gli abusi e le violazioni. Finora la legge ci ha sempre dato ragione e siamo fiduciosi che continuerà a farlo, perché la verità è solo una: salvare vite non può essere considerato un reato. Mai”, conclude.