Papa Francesco ha aperto, alle 12, la porta Santa nella Basilica Papale di San Giovanni in Laterano e celebrato la Santa Messa. Il Pontefice è, poi, rientrato in Vaticano per recitare il consueto Angelus domenicale con i fedeli e i pellegrini arrivati in Piazza San Pietro. Francesco si è affacciato alla finestra dello studio del Palazzo Apostolico e ha sottolineato: Nel Vangelo di oggi cè unadomanda scandita per tre volte: ’Che cosa dobbiamo fare?’ La rivolgono a Giovanni Battista tre categorie di persone: la folla in genere, i pubblicani, ossia gli esattori delle tasse; e alcuni soldati. La risposta di Giovanni sottolinea il Papa – alla domanda della folla è la condivisione dei beni di prima necessità: ’Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto’.Agli esattori delle tasse dice di non esigere nulla di più della somma dovuta, ai soldati domanda dinon estorcere niente a nessuno ma di accontentarsi delle loro paghe.Tre risposte per un identico cammino di conversione rammenta Francesco – che si manifesta in impegni concreti di giustizia e di solidarietà. E la strada che Gesù indica in tutta la sua predicazione: la strada dellamore fattivo per il prossimo. Nessuna categoria di persone è esclusa dal percorrere la strada della conversione per ottenere la salvezza, nemmeno i pubblicani considerati peccatori per definizione.Dio conclude il Pontefice – non preclude a nessuno la possibilità di salvarsi”. Francesco spiega il messaggio odierno dellAngelus: bisogna cambiare direzione di marcia e intraprendere la strada della giustizia, della solidarietà, della sobrietà, che sono i valori imprescindibili di una esistenza pienamente umana e autenticamente cristiana. Convertitevi! È la sintesi del messaggio del Battista. Ela liturgia di questa terza domenica di Avvento ci aiuta a riscoprire una dimensione particolare della conversione: la gioia”. Concluso il sermone, il Papa ha affrontato temi di attualità, come laccordo trovato nella Conferenza sul Clima a Parigi: E stato definito da molti storico, questo accordorichiederà l’impegno di tutti. Bisognerà avereun’attenzione particolare per i Paesi più poveri. L’intera comunità internazionale dovrà proseguire con sollecitudine il cammino per la tutela del pianeta. Il Pontefice, infine, è tornato a parlare del Giubileo: In tutte le cattedrali del mondo, sono aperte le Porte Sante,perché il Giubileo della Misericordia possa essere vissuto pienamente nelle Chiese particolari. Auspico che questo momento forte, stimoli tanti a farsi strumenti della tenerezza di Dio: espressione delle opere di misericordia.Sono aperte anche le Porte della Misericordia nei luoghi di disagio e di emarginazione. A questo proposito, saluto i detenuti delle carceri di tutto il mondo”. In conclusione Francesco ha salutato tutti con il solito augurio di: “buona domenica e buon pranzo” e l’invito ai fedeli a pregare per lui.
D.T.