“Il sistema di Shengen è in stato parzialmente comatoso. Chi crede nell’Europa e nei suoi valori deve provare a rianimare il suo spirito. Una moneta unica non ha senso senza Schengen”., Jean-Claude Juncker prova a svegliare le coscienze dei Paesi membri, in queste settimane fin troppo distratti dalla minaccia terrorista, per poter tornare a pensare con lucidità anche allemergenze immigrazione che non sia da inquadrare soltanto come potenziale arrivo di ipotetici attentatori. “I nostri servizi segreti devono collaborare di più. Avevamo detto la stessa cosa dopo gli attentati a New York del 2001 e poi non è successo nulla. ha spiegato Il presidente della Commissione europea intervenendo a Strasburgo – Vorrei che questa volta reagissimo e cooperassimo veramente. Occorre inoltre far avanzare la direttiva sulla disattivazione e sul commercio delle armi da fuoco – ha aggiunto Juncker – ed approvare quanto prima il registro europeo dei nomi dei passeggeri, anche per i voli interni, anche se questo solleverà numerosi interrogativi”. Quindi lappuntamento di dicembre dove, ha concluso, la Commissione presenterà una proposta per costituire un corpo europeo di Guardia di frontiera e costiera, “una necessità per proteggere al meglio le nostre frontiere esterne”.
M.