(Adnkronos) – Migranti e Libia al centro dei colloqui oggi ad Ankara tra il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu.
MIGRANTI – Per quanto riguarda le migrazioni sia Italia che Turchia “devono affrontare problemi molto importanti. C’è una crescita dell’immigrazione clandestina che arriva da più parti come dalla Libia”, mentre “per fortuna” non molte persone arrivano dalla Turchia “grazie all’azione di contrasto ai trafficanti. E’ quindi una questione che preoccupa tutti quanti noi” ha dichiarato Tajani, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il suo omologo turco. “Dobbiamo lavorare insieme in Nord Africa e in Medio Oriente con interventi a brevi, medio e lungo termine”, ha aggiunto Tajani.
“Il governo italiano è al lavoro per impedire che il Mediterraneo diventi un cimitero dei migranti” ha detto il titolare della Farnesina. “La lotta all’immigrazione clandestina significa sicurezza, significa fermare i trafficanti di esseri umani e su questo saremo molto duri”, ha proseguito Tajani dicendosi convinto che su questo tema “troveremo la cooperazione di molti Paesi, come la Turchia e anche nell’Ue”.
Quello dell'”immigrazione irregolare è un problema globale, un unico Paese da solo non può superarlo, per questo dobbiamo collaborare e certamente dobbiamo agire nei Paesi” di partenza dei flussi e “creare anche le condizioni per il ritorno delle persone” ha affermato Cavusoglu.
LIBIA – Sulla Libia “Italia e Turchia hanno una visione comune: vogliamo che si arrivi alla stabilità e lavoreremo insieme perché siamo entrambi convinti che si debba arrivare a elezioni” perché “la stabilità significa ridurre anche i flussi migratori” ha detto Tajani, nel corso della conferenza stampa.
“Ho invitato l’inviato speciale dell’Onu (Abdulaye Bathily, ndr) a Roma e le iniziative dell’Onu che puntano a un accordo tra le parti vanno nella giusta direzione. L’Italia è favorevole a tutte quelle iniziative che puntano ad arrivare alle elezioni e al blocco dei flussi verso il nostro Paese” ha aggiunto Tajani. E l’Italia e la Turchia lavoreranno “insieme per favorire le elezioni in Libia”.
UCRAINA – Quanto all’Ucraina, “ho detto al mio amico Tajani che l’Italia ci deve sostenere, certo c’è una politica dell’Ue, ma certi Paesi europei importanti devono essere più elastici per avere la fine di questa guerra” in Ucraina, ha dichiarato il ministro degli Esteri turco.
Tajani ha sottolineato tra l’altro che bisogna impedire “il rischio di uno scontro militare tra russi e ucraini” nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia perché “avrebbe conseguenze inimmaginabili”. Il titolare della Farnesina, riferendosi in particolare alla Russia, ha auspicato che da Zaporizhzhia arrivino “segnali di buona volontà” da parte dei contendenti.