(Adnkronos) – “Noi non siamo per la logica del voto utile, del voto del meno peggio, secondo noi con queste logiche non si va da nessuna parte e i cittadini sono stanchi, vogliono programmi coerenti e chiari. Questa è la ragione per cui per noi non basta dirsi progressisti, bisogna agire da progressisti e il nostro è stato un percorso lineare”. Così Giuseppe Conte, presidente M5S presentando la candidatura di Donatella Bianchi alla presidenza della regione Lazio.
“Donatella Bianchi è una stimata giornalista, ha fatto della salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità il fulcro del suo impegno. Volto accreditato del servizio pubblico, del Wwf, del parco nazionale delle Cinque Terre, ha già lavorato in veste ufficiale e istituzionale con la Presidenza del Consiglio mettendo a disposizione la sua competenza nella task force Colao. Quello di Donatella non è un nome fatto a caso, non si tratta di un candidato casuale o occasionale ma risponde alla richiesta di mantenere alta l’asticella che è l’obiettivo del M5S”.
“La nostra – ha rivendicato – è una proposta coerente e che nasce da un percorso trasparente: il Lazio è pronto a respirare un’aria nuova con Donatella Bianchi”, conclude Conte.
BIANCHI – Un’aria nuova che Bianchi fa partire dal tema che ha diviso il Movimento 5 stelle dal Pd: la costruzione di un inceneritore per lo smaltimento dei rifiuti. “Sull’inceneritore ho forti perplessità ma nessun fanatismo, solo argomenti concreti che fanno intravedere un percorso che non convince nessuno, nemmeno i sindaci del Lazio. Bisogna ripartire dalla raccolta differenziata integrata e dal piano rifiuti, l’incenerimento per me è l’ultima spiaggia. Questi mega impianti – ha spiegato l’ex presidente del Wwf – non possono essere fatti sulle spalle dei cittadini, a me sembra una follia. Ma sediamoci al tavolo e ripartiamo dalla differenziata”.
Una linea già sposata dall’ex sindaca di Roma Virginia Raggi. “Non conosco personalmente Raggi” ma “spero di incontrarla nei prossimi giorni per confrontarmi con lei”, ha detto Bianchi.
Quanto alle polemiche sull’incarico alla Rai, “dalle prossime ore sarò in aspettativa dalla Rai – ha chiarito – per una ragione molto semplice, non ho più ferie arretrate da smaltire. Quindi mi metto in aspettativa per tutta la durata della campagna elettorale. Poi non so cosa deciderò di fare al 14 febbraio”.