Con linizio dellanno scolastico torna tra i banchi di scuola lincubo della pediculosi, linfestazione causata dalla presenza di pidocchi, quei piccoli e sgradevoli insetti che si attaccano ai capelli e ai peli in genere. I fastidiosi parassiti si nutrono pungendo la parte del corpo nella quale si annidano, rilasciando il liquido che causa lirritante prurito. Ma come intervenire per poterli debellare, considerato che da ottobre in poi saranno circa un milione e mezzo gli alunni colpiti? I rimedi sono diversi ed efficaci, come riferisce il noto pediatra milanese italo farnesani, autore di molti testi sulla salute dei bambini, ed in filo diretto con i genitori nella nuova rubrica sos salute, curata da adkronos salute. I pidocchi si concentrano sulla cute, principalmente nelle zone della nuca e dietro le orecchie dove, il calore, lumidità e la penombra, facilitano la riproduzione delle uova, chiamate ledini. Spesso le ledini vengono confuse con la forfora, ma mentre questa cade dal cuoio capelluto, le uova rimangono invece ben salde al capello. Sicuramente il primo passo da compiere è il famoso controllo del sabato, vale a dire un controllo accurato della testolina del bambino, in maniera tale da poter scovare eventuali annidamenti. Come sostiene il prof. Farnesani, spesso il fenomeno si propaga a causa della distrazione dei genitori che non adoperano le accortezze necessarie e, spesso, nel caso si sviluppi linfestazione, a causa delle crisi economica, mamme e papà preferiscono utilizzare rimedi fai da te, piuttosto che prodotti specifici ed efficaci acquistabili in farmacia. Al di la dei luoghi comuni, i pidocchi non sono sintomo di una scarsa igiene personale ma, al contrario, sembra che trovino difficoltà di adattamento nel capello più sporco, e si trasmettono solo per contatto diretto. Tra le varie azioni da compiere per evitare linfestazione, è bene non utilizzare pettini, cappelli o accessori altrui, così come non è necessario effettuare il taglio drastico dei capelli. La prevenzione effettuata tramite il controllo una volta la settimana, per accertare la presenza delle lenidi, e la sua ripetizione dopo circa 8-10 giorni, rimane sicuramente un metodo sufficiente per evitare il contagio. Infine, molto importante è il lavaggio in lavatrice delle lenzuola, o dei vestiti, ad una temperatura di circa 90 gradi.
Morgana Della Torre