Sono ormai due e ben distinte le ‘guerre’ che il presidente Putin sta affrontando. Una è quella bellica, che lo sta duramente impegnando sul fronte ucraino mentre, l’altra, economica (conseguente alle sanzioni subite), sullo scacchiere europeo.
Dunque, dopo aver giocato tutte le carte a sua disposizione per cercare di ‘rientrare’ economicamente almeno attraverso la fornitura di gas naturale, ‘spiazzato’ dalla decisione di Bruxelles (in realtà impensabile così a breve termine), di introdurre un tetto al prezzo del gas, improvvisamente il presidente russo si è visto costretto a doversi inventare’ una nuova strategia.
Putin firma un decreto che vieta la fornitura del greggio e derivati, a tutti quei Paesi che hanno aderito al Price cap
Così oggi, come ha riportato l’agenzia di stampa Ria Novosti, Vladimir Putin ha annunciato di aver firmato un decreto ‘in risposta’ al Price cap europeo. in vigore il primo febbraio, e valido fino al primo luglio del 2024, il decreto vieta la consegna del greggio e dei derivati del petrolio, a tutti quei Paesi che hanno firmato l’accordo di Bruxelles sul tetto al prezzo del gas.
Max