Per Bob Brady, deputato americano, quel bicchiere d’acqua dal quale Papa Francesco ha sorseggiato rinfrancando la voce – nel corso del suo lungo ad applaudito intervento al Congresso Usa – era una ’reliquia’ irrinunciabile. E così, non senza ansia, ha atteso che il Santo Padre uscisse dall’aula, per impossessarsene. Cattolico della Pennsylvania, di origini miste italo-irlandesi, il deputato ha portato il prezioso cimelio nel suo ufficio e, dopo aver bevuto un ’goccino’, ha invitato la moglie, alcuni collaboratori, ed il senatore Bob Casey, ad ’intingere’ le dita come accade con l’acquasantiera: “Ogni cosa che tocca il Papa è benedetta”, ha spiegato. Una storia intrisa di sacro e profano, ma indiscutibilmente simaptica, che attirato la curiosità dei giornalisti del Washington Post. A loro, anche per mitigare l’eccesso di ’fede’, Bob Brady (rassicurandoli che pagherà il bicchiere), ha raccontato che per lui quel bicchiere d’acqua, è un cimelio dal valore politico e non spirituale. Intanto però il per lui ’Santo Graal’, finirà nella sua preziosa collezione di ’reperti prestigiosi’. Il deputato infatti è anche in possesso di un altro bicchiere, dal quale ha bevuto il presidente americano Barack Obama, e di cui ha fatto autenticare le impronte. Quindi il prossimo passo, per questo simpatico e religioso deputato, è quello di far autenticare anche le impronte di Bergoglio.
Max