Dunque ha finalmente una svolta il misterioso omicidio di Pordenone dove, due fidanzati, Teresa Costanza e Trifone Ragone, vennero freddati da un uomo. Ora l’attesa notizia: c’è un indagato, a quanto pare sarebbe un militare, collega ed amico di Trifone. “Il silenzio di questi mesi non era un silenzio di inattività, anzi era un silenzio di fattiva e approfondita attività”, ha dichiarato Serena Gasperini, legale della famiglia di Trifone, che ha poi aggiunto: “Il movente dovrà essere accertato, si ipotizza un alterco”, spiegando che è stato decisivo il ritrovamento in un laghetto di un caricatore compatibile con l’arma del delitto. “Il rinvenimento dell’arma nel laghetto – aggiunge ancora l’avvocato – è stato sicuramente un elemento fondamentale, probabilmente l’elemento di congiunzione tra le indagini iniziali e l’iscrizione di una persona nel registro degli indagati. L’informazione ricevuta è stata corretta tanto è vero che sono andati a colpo sicuro nel laghetto. Immaginiamo che a breve saranno svolti accertamenti irripetibili”. Poi, dedicando un pensiero ai genitori del giovane assassinato, la Gasperini ha detto: “Quando ti uccidono un figlio e dopo alcuni mesi si hanno dei risultati, sono felici che si continui a lavorare bene e che gli sforzi della procura e le indagini difensive hanno avuto un senso”.
T.