(Adnkronos) – Sono quattro, in pieno equilibrio ‘gender’, due donne e due uomini. Sono i candidati alla segreteria del Pd che, con la discesa in campo di Gianni Cuperlo, diventa un poker in corsa per le primarie del 19 febbraio. Tra campagna acquisti e gioco delle coppie, le ‘truppe’ a supporto degli aspiranti leader si vanno ormai definendo. Per Stefano Bonaccini, Paola De Micheli, Elly Schlein e adesso Cuperlo si sono schierati quasi tutti i big del partito e molti parlamentari, con scelte trasversali che spesso hanno superato i confini delle tradizionali correnti dem.
Come dimostra il caso di Pina Picierno: “E’ una figura che credo possa fare bene anche in futuro, mi affiancherà in questa sfida come tante altri e tanti altri”, ha annunciato Bonaccini. La vice presidente del Parlamento Ue, per la quale circolava già la voce di un ticket con il governatore emiliano, è una esponente di punta di AreaDem il cui leader, Dario Franceschini, è schierato invece per la Schlein.
E proprio la deputata dem ha messo a segno un ultimo ‘colpo’ ufficializzando il ruolo di coordinatore del programma per Antonio Misiani, dopo aver ‘ingaggiato’ Francesco Boccia come responsabile della mozione. La scelta dei due dirigenti dem potrebbe essere indicativa per il posizionamento dell’attuale gruppo che guida il Nazareno. Il segretario Enrico Letta, come è noto, non ha intenzione di schierarsi. Ma la decisione di Boccia e di Misiani, entrambi in segreteria con ruoli di primo piano, potrebbe indicare l’aria che tira tra i ‘lettiani’, a partire da Marco Meloni o Anna Ascani.
Il partito degli amministratori, pur con le dovute eccezioni, intanto pare più sbilanciato verso Bonaccini: Dario Nardella (capo della mozione), Matteo Ricci, Antonio Decaro, Giorgio Gori e poi Vincenzo De Luca, Michele Emiliano sono con il governatore dell’Emilia Romagna. La De Micheli ha costruito in queste settimana una fitta rete di relazioni soprattutto tra le donne dem, con esponenti come Lucia Bongarzone, ex portavoce delle democratiche dell’Emilia Romagna; Morena Bigini portavoce delle dem umbre o la ex ministra Valeria Fedeli.
La scelta di Cuperlo spariglia un po’ le carte a sinistra del Pd. Se, infatti, Base riformista guidata da Lorenzo Guerini si era schierata con Bonaccini sin dalla prima ora, l’area che fa riferimento ad Andrea Orlando non ha ancora preso una posizione formale. Peppe Provenzano già da giorni ha rotto gli indugi facendo un passo in avanti per la Schlein e, dopo l”ingaggio’ di Misiani, nella mozione della ex eurodeputata si considera scontato l’appoggio dell’ex ministro del Lavoro.
Per la leader di Occupy Pd si erano già dichiarati deputati come Laura Boldrini, Michela Di Biase e Marco Furfaro, mentre al lancio della sua candidatura c’era anche il coordinatore di Articolo 1 Arturo Scotto. Infine, Goffredo Bettini. Nei giorni scorsi ha fatto i complimenti alla Schlein ma ha anche spiegato di fare il tifo per un impegno di Cuperlo. Chiarendo: “Ma è sbagliato dire che io timbri un candidato”. Ora potrebbe formalizzare il suo appoggio al presidente della Fondazione Pd.