Con il cibo non si scherza: si può morire anche mangiando male. Lo conferma un maxi-studio americano, dell’Institute for Health Metrics and Evaluation (Imhe) che, raccogliendo i dati raccolti in 188 Paesi dal 1990 al 2013, ha riscritto il Global Burden of Disease del 2010, indubbiamente il report internazionale più autorevole sulle cause di malattia. Dunque, servire in tavola i cibi sbagliati (carne rossa in eccesso, bevande zuccherate, unitamente a blande porzioni di verdura, cereali, frutta fresca e secca), concorre seriamente a minare sulle tavole del mondo anzitempo la vita. Per non parlare poi dei danni in termini di salute che vanno via via accumulandosi nel tempo: diabete, malattie cardiovascolari e ictus. Malattie dietro cui regna indiscussa l’ipertensione,: il vero ’killer’, ’spalleggiato’ oltre che fda un’alimentazione sbagliata, dall’obesità e da abitudini sedentarie. I numeri parlano chiaro: solo nel 2013 nel mondo le morti associate a una dieta sbagliata sono state addirittura11,3 milioni. Tra le cause di morte, a seguire: pressione alta sistolica (10,4 milioni di morti), fumo (6,1 milioni di morti), smog (5,5 mln), alto indice di massa corporea-Bmi (4,4 mln) e malnutrizione materna e infantile (1,7 mln). Ovviamente le cause individuali di morte variano da usi e culture delle varie aree geografiche del pianeta.
M.