(Adnkronos) – Dopo le proteste di piazza scoppiate nei giorni scorsi contro le misure draconiane imposte dalla politica ‘Zero Covid’, la Cina annuncia importanti cambiamenti che segnano un allentamento delle restrizioni ed un evidente ripensamento delle politiche adottate negli ultimi 3 anni.
Tra le nuove dieci misure annunciate dal Consiglio di Stato, quella più rilevante è che ora ai contagiati con sintomi lievi, o asintomatici, sarà permesso di fare la quarantena a casa. Non saranno più costretti quindi a trasferirsi nei centri di quarantena, in cui le misure della politica ‘Zero Covid’ imponevano il trasferimento dei positivi e dei loro contatti. Ora invece i positivi dovranno rimanere in isolamento a casa per sette giorni, e i loro contatti per cinque.
Inoltre verrà abolito il sistema del codice Qr sanitario, l’app installata nei telefoni per controllare lo status sanitario di ogni cittadino che, con un sistema di colori, rosso, arancione e verde, decide se si può uscire da casa, usare i mezzi pubblici o entrare in luoghi pubblici. Ora i controlli saranno limitati all’accesso in ospedali, case di riposo e scuole.
Tra le altre misure, quella che prevede che i lockdown non siano più generalizzati ad interi quartieri o addirittura città, ma ristretti alle aree più specifiche, palazzi o piani, dove sono stati riscontrati i focolai del virus. Anche in queste zone, la chiusura dovrà terminare dopo 5 giorni se non vengono individuati altri casi. Le scuole poi rimarranno aperte, salvo in caso di ampi focolai di virus.
“Proteggeremo la sicurezza e la salute delle persone al meglio possibile e manterremo al minimo l’impatto sullo sviluppo sociale ed economico”, è quanto afferma l’unità di prevenzione e controllo del Consiglio di Stato cinese.