(Adnkronos) – Il calcio è lo sport più popolare al mondo, davanti al cricket, con 3,5 miliardi di tifosi stimati. Una passione trasversale che tocca tutti i continenti, anche se chiaramente è più forte in quei Paesi, come quelli europei o sudamericani, dove il calcio è una ‘religione’. La crescita della popolarità del football in zone del mondo dove non è lo sport nazionale però è accompagnata anche da quella tecnica e tattica come dimostra il quadro degli ottavi di finale dei Mondiali in Qatar, in via di definizione in attesa dei risultati delle ultime due giornate dei gironi. Tutti i continenti, con l’eccezione dell’Asia ancora in bilico ma con due cartucce da sparare, saranno rappresentanti in questa prima fase ad eliminazione diretta.
La parte del leone la fa come al solito l’Europa che vede già qualificate l’Olanda, la Francia, la Polonia, l’Inghilterra ed il Portogallo a cui, con percentuali variabili, possono aggiungerci già oggi Spagna e Germania nel gruppo E, Croazia e Belgio nel gruppo F. L’America del Nord sarà rappresentato dagli Usa ed il Sudamerica dal Brasile e dall’Argentina. A tenere alta la bandiera dell’Africa sarà il Senegal, con il Ghana con buone possibilità ed il Camerun che dovrà fare un miracolo contro la selecao. Impresa che ha fatto l’Australia, per conto dell’Oceania, che ha eliminato la più quotata Danimarca, mentre per l’Asia restano in corsa Corea del Sud e Giappone, con quest’ultimo accreditato di più chance di qualificazione.
Gettando uno sguardo alla passata edizione in Russia, il quadro era ben diverso. In quegli ottavi di finale, infatti, c’erano ben 10 squadre europee (Inghilterra, Svezia, Svizzera, Spagna, Russia, Francia, Portogallo, Croazia, Belgio e Danimarca), le quattro sudamericane (Argentina, Brasile, Uruguay e Colombia), una nordamericana (Messico) e un’asiatica (Giappone). Nessuna squadra dell’Oceania e dell’Africa si era qualificata alla fase successiva.