Home ATTUALITÀ Manovra 2023 in Parlamento, Meloni convoca sindacati

    Manovra 2023 in Parlamento, Meloni convoca sindacati

    (Adnkronos) – Il premier Giorgia Meloni ha convocato per il 7 dicembre prossimo i leader di Cgil Cisl e Uil, Landini, Sbarra e Bombardieri. Al centro del confronto, a quanto si apprende, che si terrà alle 12.30 a palazzo Chigi, la manovra 2023. Alla riunione parteciperanno anche i ministri economici e l’Ugl. 

    Intanto, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato e autorizzato la presentazione in Parlamento del disegno di legge di Bilancio che ha avuto anche il via libera della Ragioneria dello Stato. Gli articoli del provvedimento salgono a 174 rispetto ai 156 della bozza, datata 27 novembre. L’obbligo di accettare i pagamenti digitali con carta e bancomat, senza incorrere in sanzioni, resta fissato a 60 euro. E’ quanto risulta dalla nuova bozza. Confermato, inoltre, l’innalzamento a 5mila euro del tetto per l’utilizzo del contante.
     

    Ieri Meloni, che non vuole perdere tempo per l’approvazione della legge di bilancio, ha dettato i tempi nel corso dell’incontro pomeridiano a Palazzo Chigi con i capigruppo delle forze politiche di maggioranza. Il presidente del Consiglio chiede ai partiti che sostengono il suo esecutivo di serrare i ranghi: l’obiettivo prioritario è scongiurare l’esercizio provvisorio e garantire alla manovra un percorso tranquillo e senza intoppi. 

    “Quella di oggi (ieri, ndr) è stata una riunione molto tecnica, di metodo: bisogna evitare che i decreti in arrivo rallentino il percorso della legge di bilancio”, hanno riferito all’Adnkronos fonti di maggioranza al termine dell’incontro. Per questo, sottolineano le stesse fonti, è stato deciso di contingentare gli emendamenti segnalati, che saranno circa 400, e di fissare un coordinamento dei capigruppo di maggioranza: la prossima settimana infatti è previsto un nuovo vertice di maggioranza con Meloni. In Commissione Bilancio dovrebbe essere audito a breve il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. 

    Tutti i partecipanti alla riunione hanno dato il senso dell’urgenza. “C’è piena coesione della maggioranza e convergenza sui temi, l’esercizio provvisorio sarebbe una sciagura e noi non vogliamo correre questo rischio, essendoci tempi molto brevi”, ha affermato Tommaso Foti, capogruppo di Fdi alla Camera, uscendo da Palazzo Chigi. “I tempi sono quelli che sono – ha spiegato – e tutti siamo d’accordo su una autolimitazione auspicabile” degli emendamenti. “Sulla legge di bilancio porteremo migliorie, ma niente di stravolgente, perché il testo già risponde alle nostre richieste”, le parole del presidente dei deputati leghisti, Riccardo Molinari. 

    Il capogruppo azzurro a Montecitorio Alessandro Cattaneo ha parlato di “clima costruttivo” e a chi gli chiedeva di un possibile contingentamento degli emendamenti da presentare alla manovra, ha risposto: “Gli emendamenti non si contano ma si pesano”. Dello stesso tenore le parole della collega senatrice Licia Ronzulli, la quale però nega che dalla premier sia arrivata una richiesta per ridurre il numero degli emendamenti e annuncia che le proposte di modifica di Forza Italia verteranno “sulla decontribuzione delle assunzioni dei giovani e sulle pensioni”. “E’ stato un lavoro proficuo che dimostra ancora una volta la compattezza della maggioranza. Con il presidente del Consiglio e il ministro dell’Economia abbiamo individuato il calendario perché la legge di bilancio possa essere approvata entro il 31 dicembre”, ha spiegato invece il capo politico di Noi Moderati, Maurizio Lupi. 

    Prima del summit di maggioranza è stato l’incontro con la delegazione del Terzo Polo, guidata da Carlo Calenda, a scandire la giornata di Meloni. Il leader di Azione – che è stato ricevuto a Palazzo Chigi per un’ora e mezza circa – è uscito soddisfatto dalla sede della presidenza del Consiglio, dopo aver illustrato le proposte del suo partito sulla manovra. E ha speso parole al miele per la premier: “E’ stato un incontro molto positivo, nel merito. Abbiamo trovato una controparte molto preparata, la Meloni molto preparata. Abbiamo trovato molte aperture, da approfondire”.