L’uomo che ieri sera ha sparato in un cinema di Lafayette, in Louisiana, uccidendo due persone e ferendone nove per poi suicidarsi, si chiamava John Russell Houser, aveva 59 anni ed era originario dell’Alabama. Lo hanno reso noto le autorità locali, affermando che era “una specie di vagabondo”. Aveva parcheggiato la sua auto vicino al cinema e apparentemente, ha riferito la polizia, dopo la sparatoria intendeva scappare, ma non c’è riuscito perché gli agenti sono arrivati rapidamente sul posto. Ancora una volta gli Stati Uniti assistono ad una tragedia dovuta alle ’armi facili’: in un cinema di Lafayette, in Louisiana, un uomo ha aperto il fuoco uccidendo almeno due persone e ferendone altre sette, per poi rivolgere l’arma contro se stesso ed uccidersi. Erano circa le 19.30 quando nel cinema Grand Theatre, una ventina di minuti dopo l’inizio del film ’Train wrech’, si e’ scatenato l’inferno. Un uomo, che non e’ stato ancora identificato ha iniziato a sparare. Una donna che era nella sala, Katie Dominique, ha raccontato ad un giornale locale, ’The Advertiser’, di aver udito un forte rumore, “e abbiamo creduto che fosse un fuoco d’artificio”. Era invece, ha detto, “un uomo bianco anziano”, in piedi, che sparava, non nella sua direzione, e “non diceva nulla, non ho neanche udito le persone urlare”. Ma ha invece udito circa sei spari e a quel punto e’ fuggita.Secondo quanto ha poi reso noto il capo della polizia locale, Jim Craft, l’uomo che ha aperto il fuoco era un bianco di 58 anni. Ha agito da solo, usando una pistola. Quando gli agenti sono arrivati nel cinema era gia’ morto. Ancora non si sa il motivo della sparatoria. “Ancora non sappiamo se e’ stato un atto a caso o se ci sia una situazione diversa”, ha detto Craft. Un altro testimone, di nome Roxy Martinez, ha detto di aver udito “un gruppo di ragazze urlare in preda al panico” e di aver visto qualcuno che era stato colpito. “C’era un sacco di gente che correva”. Suo fratello Robert, citato dalla Cnn, ha raccontato di aver visto una donna colpita all’addome. “Aveva il vestito coperto di sangue. Mi guardava ed era completamente terrorizzata”. Il governatore della Louisiana, Bobby Jindal, si e’ recato sul posto, e via Twitter ha esortato a “pregare per le vittime del Grand Theatre e le loro famiglie”. La sparatoria avviene a pochi giorni dalla sentenza di condanna di James Holmes, il ragazzo che il 19 luglio di tre anni fa uccise 12 persone e ne feri’ altre 70 in un cinema di Aurora, in Colorado. Proprio ieri, il presidente Barack Obama aveva peraltro rivelato alla Bbc che il non essere ancora riuscito a far passare in Congresso una legge “di buon senso” per il controllo delle armi, “anche davanti ai ripetuti omicidi di massa”, e’ per lui particolarmente frustrante. Si tratta della questione in cui e’ stato “piu’ frustrato e ostacolato”, ha affermato, sottolineando che “gli americani uccisi dal terrorismo dall’11 settembre 2001 sono meno di cento, quelli uccisi dalla violenza delle armi sono decine di migliaia”.