Una piccola Lazio, peraltro snaturata tatticamente da Sarri per l’occasione, scarta il regalo prenatalizio confezionato da Ibanez e si aggiudica uno dei derby più brutti degli ultimi anni.
La partita è finita praticamente lì, al 29’ del primo tempo, con la Roma incapace di fare un solo tiro in porta nella ripresa (un colpo di testa a lato di Smalling è stato l’unico sussulto) e la Lazio che di rimessa ha addirittura sfiorato il raddoppio.
Inguardabile e ferma sulle gambe, la squadra di Mourinho ha dato, una volta di più, l’impressione di non essere una squadra organizzata. La Roma del derby sembrava una squadra improvvisata più che chiamata ad interpretare degli schemi (quali?).
I ripetuti passaggi all’indietro e i palleggi in orizzontale tra i tre centrali prima del lancio nel nulla sono la fotografia dello stato tattico di una squadra spesso più fortunata che meritevole. Problemi in ogni reparto con Mancini in difesa all’ennesima ammonizione dopo soli 8’ e sostituito nell’intervallo da Mourinho per evitare il peggio e un centrocampo senza fosforo (possibile rinunciare all’esperienza e alle geometrie di Matic?), con un Pellegrini infortunato e al piccolo trotto (non è reato dargli un turno di riposo magari a vantaggio del giovane Volpato, uno dei pochissimi a salvarsi dal naufragio generale) e un Cristante incapace di trovare le linee di passaggio.
Sull’attacco ormai i concetti sono quelli di un disco rotto. Abraham si è perso nel non gioco della squadra e nella sua incapacità di gestire i palloni sporchi mentre il Zaniolo del derby è tutto in un tiro deviato sulla traversa. Con la Roma che dà l’idea dell’impotenza cronica aggravata da una mancanza assoluta di movimenti senza palla che ne inibiscono qualsiasi tentativo di gioco.
Senza ribaltoni o prove di coraggio (perché non passare ad una difesa a 4?) la Roma del derby, velleitaria e statica, ha perso un’occasione irripetibile. Quella di dare il colpo del ko alla Lazio di Sarri reduce da due sconfitte brucianti e di posizionarsi al terzo posto in solitaria. Con Mourinho che ha parlato di infortunati e di partita dominata (!) e un pensiero fisso nella testa dello splendido e unico popolo giallorosso (i tifosi, al 15mo esaurito, non perdono mai): possibile giocare così male?
Servono una reazione immediata e sei punti con Sassuolo e Torino nella settimana che precede la lunga pausa per i mondiali. Per non rimpiangere fino al 4 gennaio quello che poteva essere e non è stato.
Le pagelle di Roma-Lazio 0-1
Rui Patricio 6, Mancini 4 (dal 46’ Celik 5), Smalling 6, Ibanez 3, Karsdorp 5 (dal 63’ El Shaarawy 5.5), Cristante 4, Camara 5 (dal 73’ Matic ng), Zalewski 5,5 (dal 73’ Belotti ng), Pellegrini 4,5 (dal 53’ Volpato 6), Zaniolo 5, Abraham 4,5. All. Mourinho 5
Claudio Fontanini