(Adnkronos) – “Saranno le singole direzioni sanitarie” a decidere “valutando il posto migliore dove i medici reintegrati potranno andare a lavorare”. Lo chiarisce il ministro della Salute Orazio Schillaci, in una video-intervista al ‘Corriere della sera’ replicando alle polemiche “su quello che questi medici andranno a fare”.
“E’ una decisione che ho preso – spiega il ministro – basandomi essenzialmente sul fatto che oggi lo scenario è completamento diverso e c’è una grave carenza di organico. E’ vero che i medici reintegrati saranno circa 4mila, ma intanto cominciamo a metterli a disposizione delle direzioni sanitarie”.
A essere reintegrati in servizio saranno anche i farmacisti. “Sono 1.194, pari a circa l’1% del totale dei 100mila iscritti all’Albo, che al 29 ottobre risultavano sospesi per inadempimento dell’obbligo vaccinale e che possono tornare ad esercitare a seguito del Decreto legge con il quale il Consiglio dei ministri ha anticipato al primo novembre la scadenza dell’obbligo di vaccinazione anti-Covid per i professionisti sanitari”, annuncia in una nota la Federazione Ordini farmacisti italiani (Fofi).
“Un ringraziamento va agli Ordini provinciali che in questi mesi hanno adempiuto con il massimo rigore alle responsabilità di verifica per garantire la sicurezza di cittadini e operatori, e che ancora in queste ore si stanno adoperando per ottemperare a quanto previsto dalla normativa – afferma Andrea Mandelli, presidente della Fofi – Desidero inoltre ringraziare i centomila farmacisti italiani che hanno aderito alla vaccinazione dando prova di grande responsabilità, la stessa dimostrata sin dall’inizio della pandemia durante la quale sono sempre stati in prima linea al servizio dei cittadini”.