Personaggi della politica con ruoli di raccordo tra l’organizzazione e le istituzioni, fiumi di denaro e cooperative coinvolte nel giro d’affari sporco, dove – si legge nell’espressione contenuta in un’intercettazione – “la mucca deve mangiare per essere munta”. Una nuova ondata di arresti che scuote ancora il mondo politico, nel secondo capitolo dell’inchiesta ” Mondo di Mezzo,”su Mafia Capitale, condotta dalla Procura di Roma e dai carabinieri del Ros:44 gli arresti in Sicilia Lazio e Abruzzo per associazione per delinquere ed altri reati. Ventuno gli indagati a piede libero. Sullo sfondo il business legato ai flussi migratori e alla gestione dei campi di accoglienza per migranti.Tra gli arrestati ci sono anche ex presidente del Consiglio Comunale di Roma, Mirko Coratti e Luca Gramazio, accusato di partecipazione all’associazione mafiosa capeggiata da Carminati, che avrebbe favorito sfruttando la sua carica politica: prima di capogruppo Pdl al Consiglio di Roma Capitale ed in seguito quale capogruppo Pdl (poi FI) presso il Consiglio Regionale del Lazio. In manette anche l’ex assessore alla Casa del Campidoglio, Daniele Ozzimo e Angelo Scozzafava, ex assessore comunale a Roma alle Politiche Sociali. I Ros hanno arrestato anche i consiglieri comunali Giordano Tredicine, Massimo Caprari e l’ex presidente del X Municipio (Ostia), Andrea Tassone. I provvedimenti hanno riguardato anche alti dirigenti della Regione Lazio come Daniele Magrini nella veste di responsabile del dipartimento Politiche Sociali. Arrestati anche Mario Cola, dipendente del dipartimento Patrimonio del Campidoglio e Franco Figurelli che lavorava presso la segreteria di Mirko Coratti. Infine posto ai domiciliari il costruttore Daniele Pulcini. “I consiglieri comunali devono stare ai nostri ordini”. Questa e’ la perentoria affermazione pronunciata da Salvatore Buzzi, in una telefonata con Massimo Carminati, intercettata e registrata dai carabinieri del Ros. “Ma perche’ dovrei stare agli ordini tuoi? Te pago!”, replica Carminati dall’altro capo della cornetta. Poi l’intimidazione: “Dice, e se non rispetti gli accordi? Non rispetti gli accordi? Ma tu lo sai chi sono io? Ti ricordi da dove vengo?”, sottolinea il leader dell’organizzazione, riferendosi ai trascorsi negli ambienti dell’eversione e della criminalita’. Buzzi, ascoltando la minaccia, sorride. Carminati poi evoca “il rispetto”. “Io gli accordi li rispetto – dice – ma dovresti rispettarli pure tu”. Buzzi concorda: “Noi gli accordi li rispettiamo anticipati. Non so quanti sono quelli che li rispettano in anticipo”. E conclude, “abbiamo una grandissima credibilita’.