POLITICA – SI E’ SPENTO ARMANDO COSSUTTA, CLASSE 1926, E’ STATO IL PIÙ FILOSOVIETICO FRA I DIRIGENTI COMUNISTI

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    “La segreteria nazionale ed il Comitato centrale del Partito comunista d’Italia hanno appreso con dolore dellascomparsa del compagno Armando Cossutta, figura storica del movimento comunista italiano, di prestigio internazionale, e autorevole esponente della istituzioni della Repubblica”. Così, con un laconico comunicato, la segreteria del Pdci, saluta dopo la morte dello storico militante del Pci (era considerato il più filosovietico fra i dirigenti comunisti), prima, e poi fra i fondatori di Rifondazione comunista e quindi del Partito dei comunisti italiani. “Giovanissimo – prosegue il comunicato – aderì al Partito comunista italiano, fu militante antifascista, arrestato e detenuto durante gli anni bui del nazifascismo, divenne nel dopoguerra dirigente, prima lombardo poi nazionale, del Pci. Negli anni della ’svolta’ della Bolognina fu tra i principali animatori della lotta contro la liquidazione del patrimonio storico e politico del Partito comunista italiano e tra i fondatori di Rifondazione comunista prima, e del Partito dei Comunisti Italiani dopo. Nella nostra memoria – conclude quindi il comunicato del Pdci- rimane incancellabile il contributo fondamentale politico e culturale che Cossutta ha dato alla causa del comunismo e alla ricostruzione in Italia di una forza comunista dopo lo scioglimento del Pci. Ai suoi cari va l’abbraccio e la vicinanza di tutto il Partito Comunista d’Italia”. Cossutta era nato a Milano il 2 settembre del 1926.

    T.