ROMA– Un’altra giornata nera per il mondo del calcio: dal calcio scommesse italiano, alle tangenti mondiali della Fifa.Le accuse di corruzione sono partite dalle autorità statunitensi nei confronti dei vertici della Fifa. Alle prime luci dell’alba a Zurigo è scattata un’operazione delle autorità svizzere che ha portato all’arresto di sei dirigenti dell’organo di governo del calcio mondiale che saranno estradati negli Usa. La “retata” è avvenuta al Baur au Lac, l’hotel dove è in corso l’ annuale della Fifa durante il quale Sepp Blatter, presidente uscente,affronta la sfida del principe giordano, Ali bin Al Hussein, nella speranza di essere rieletto venerdì per il quinto mandato. Dopo essersi fatti consegnare le chiavi, gli agenti in borghese sono saliti nelle camere del lussuoso albergo e hanno eseguito gli arresti. Anche Joseph Blatter è indagato dall’Fbi ma per ora non è tra coloro per i quali il dipartimento della Giustizia Usa ha formalizzato l’accusa di corruzione. Anche se le indagini dell’Fbi proseguono. Le accuse di corruzione, riciclaggio e frode mosse dalle autorità americane riguardano gli ultimi 20 anni e le gare per aggiudicarsi i campionati mondiali così come gli accordi per il marketing e i diritti televisivi. Per anni la Fifa è stata indagata dall’Fbi, e l’organizzazione guidata da Blatter ha sempre respinto le accuse. Come quelle di corruzione relative all’assegnazione dei mondiali del 2018 e del 2022 rispettivamente a Russia e Qatar. Aperta un’inchiesta anche in Svizzera: il ministero pubblico svizzero ha aperto una procedura penale per sospetta gestione sleale e riciclaggio di denaro riguardante l’attribuzione dei Mondiali di calcio 2018 e 2022. Lo comunica in una nota la giustizia elvetica, che ha proceduto a perquisizioni presso la sede della Fifa a Zurigo, impossessandosi di documenti e dati elettronici. Tra i sei arrestati, Jeffrey Webb, delle isole Cayman, vicepresidente del comitato esecutivo della Fifa; l’uruguyano Eugenio Figueredo, pure vicepresidente e fino al 2014 numero uno della Conmebol, l’organismo che riunisce le federazioni sudamericane; Jack Warner, di Trinidad e Tobago, ex componente dell’esecutivo e dal 1990 al 2011 presidente della Concacaf, la Confederazione del Nord, Centro America e Caraibi. A Eduardo Li, del Costa Rica, è stato concesso di passare da una porta laterale dell’hotel ed è stato visto uscire con il bagaglio, con tanto di logo della Fifa. I media americani rivelano che, oltre a Webb, Eugenio Figueredo, Jack Warner, Eduardo Li, tra gli indagati ci sarebbero anche Julio Rocha, Costas Takkas, Rafael Esquivel, Josè Maria Marin, ex presidente della Federcalcio brasiliana, e Nicolas Leoz, fino al 2013 alla guida della Conmebol. Le persone messe sotto accusa dovrebbero essere 14. Gli agenti dell’Fbi indagano da tre anni sull’organo di governo del calcio mondiale. A imprimere un’accelerazione all’azione delle autorità americane sarebbe stata in particolare la decisione dell’ex procuratore Michael Garcia, che di recente ha preso le distanze dalla Fifa dopo essere stato assunto dall’associazione per svolgere un’indagine interna. Indagine al termine della quale i vertici della Fifa hanno parlato dell’inesistenza di fatti che provino la corruzione. Conclusioni da cui l’ex procuratore si è dissociato. La posizione ufficiale della Fifa è stata illustrata dal portavoce Walter Di Gregorio nel corso di una conferenza stampa a Zurigo. “La Fifa ha accolto favorevolmente questo procedimento, ha cooperato totalmente col procuratore generale svizzero e ha risposto positivamente a tutte le richieste di informazioni. In questo caso la Fifa è la parte danneggiata, è vittima delle circostanze. Non ci sono state perquisizioni all’interno della Fifa, insiste ,Stiamo cooperando e fornendo tutte le informazioni, è nel nostro interesse riuscire a rispondere a tutte le domande che restano ancora aperte”. Di Gregorio ha poi voluto precisare che “il segretario generale e il presidente non sono coinvolti in questo procedimento e quindi non devono lasciare il loro incarico”. Nessun rinvio per il Congresso in programma venerdì prossimo a Zurigo che eleggerà il presidente: “Il Congresso ci sarà, andremo avanti col programma e ci saranno le elezioni. La Coppa del Mondo del 2018 e del 2022 si svolgeranno rispettivamente in Russia e in Qatar, come previsto”. I sei dirigenti arrestati stamane per corruzione “non sono stati ancora esclusi dalla Fifa. L’indagine è appena iniziata e non sono stati riconosciuti colpevoli dei reati di cui sono stati accusati. Ci siamo affidati al procuratore generale perchè abbiamo bisogno di supporto, non possiamo portare avanti l’indagine come può fare la polizia o l’autorità giudiziaria, ma siamo pienamente disponibili a collaborare”.”Il presidente non è coinvolto in questo momento, perché dovrebbe lasciare il suo incarico e tirarsi indietro? Lui è il presidente, fra due giorni ci sono le elezioni e se sarà rieletto sarà ancora il presidente per i prossimi anni”, ha evidenziato De Gregorio, prima di riferire sullo stato d’animo di Blatter dopo il blitz di questa mattina. “Non sta ballando nel suo ufficio e non è un uomo felice in questo momento ma è collaborativo con tutti. E’ prima di tutto concentrato sul congresso. Certo, il livello di attenzione è molto alto. Ma lui è tranquillo perché è consapevole di non essere coinvolto”.