IL FALSO IN BILANCIO È REATO (?) di Edoardo Pavino

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    Dopo due anni di attesa, il lungo e travagliato iter parlamentare del disegno di legge anti-corruzione finisce la sua corsa: la Camera ha approvato oggi in via definitiva il ddl Grasso (integrato dal testo del governo), con 280 sì e 53 no. Ma ecco i punti più significativi del provvedimento. Innanzitutto,una stretta sui delitti contro la Pa, c’è una parte sul falso in bilancio, con le false comunicazioni sociali che tornano ad essere un delitto punito con il carcere. Se la società è quotata, chi commette il falso in bilancio rischia la reclusione da 3 a 8 anni; se non quotata, da uno a 5 anni. Si procede sempre d’ufficio, a meno che non si tratti di piccole società non soggette al fallimento, per le quali vale una sanzione ridotta (da 6 mesi a 3 anni). Sanzione ridotta anche nel caso di fatti di lieve entità, mentre è prevista la non punibilità per gli illeciti di particolare tenuità. Festeggiano le istituzioni, in molti da Renzi a Orlando, passando per la Boldrini, Grasso e la Boschi salutano con favore l’entrata della nuova legge. “Soltanto pochi mesi fa sarebbe stato impensabile il risultato raggiunto oggi dal Parlamento sulla lotta alla corruzione” per creare “strumenti più stringenti contro il crimine. E’ una pagina importante che riavvicina la politica, quando decide, alle aspettative degli italiani”. Lo dichiara il premier Matteo Renzi. “Il mio ringraziamento – aggiunge Matteo Renzi commentando l’approvazione della legge anticorruzione – va a quanti nel Governo, nella maggioranza, in Parlamento, hanno lavorato per dare strumenti più stringenti contro il crimine”. “Corrotti e corruttori tradiscono il Paese. La nuova legge #anticorruzione da oggi rende più forte l’Italia. Il Governo mantiene gli impegni”, scrive via twitter il ministro della Giustizia Andrea Orlando poco dopo il via libera definitivo del ddl anticorruzione. “È arrivato Godot. Sono felice che il ddl Anticorruzione ora sia legge”, scrive su Twitter il presidente del Senato Pietro Grasso. “L’approvazione del disegno di legge anticorruzione, dopo il varo della legge contro il voto di scambio politico-mafioso, è un altro segno del fatto che le Istituzioni possono cambiare, e servire il cambiamento’’, afferma dal canto suo la presidente della Camera, Laura Boldrini. “Approvate norme più severe contro la corruzione e il falso in bilancio. Mantenuta anche questa promessa #lavoltabuona”, scrive su Twitter il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi. Immancabili le critiche da parte delle opposizioni, che sottolineano non poche criticità riguardo alla legge. M5s, occasione sprecata, colpa accordo Pd-Ncd –  ” Questa legge anticorruzione è un’altra occasione persa, anzi sprecata con pervicace volontà. Il nostro voto contrario è stata la conseguenza di una totale chiusura della maggioranza e del Governo. Potevamo avere il daspo per i corrotti, un vero falso in bilancio, e una prescrizione che garantiva la certezza della pena. Inoltre potevamo infliggere un duro colpo agli accordi mafia politica. Nulla di tutto questo è accettabile per chi governa l’Italia, e pagano i cittadini onesti come sempre”. I deputati M5S della commissione Giustizia sono delusi ma non alzano bandiera bianca: “Volevamo anche la figura dell’agente provocatore, perché è necessaria la prevenzione nel campo della corruzione, non solo punire i reati. Siamo molto scontenti da questa chiusura dettata da una accordo tra PD e NCD che lede il diritto alla giustizia dei cittadini italiani. Noi continueremo a lavorare con costanza e serietà fino a che non avremo vere norme contro la corruzione perché il Paese muore di corruzione ogni giorno”. Degna di nota è la richiesta fatta dai parlamentari pentastellati di togliere un avverbio inserito in uno dei punti della legge del falso in bilancio (Consapevolmente) a cui qualsiasi avvocato si potrebbe attaccare per costruire la difesa del proprio cliente.