Domenico Maurantonio, il 19enne di Padova morto a Milano lo scorso 10 maggio volando giù dalla finestra del quinto piano dell’hotel dove era ospite per una gita di classe a Expo, non indossava gli indumenti intimi quando è precipitato. Da quanto si è appreso, mutande e pantaloncini sono stati trovati vicino al cadavere. Potrebbero arrivare già tra una settimana i primi esiti degli accertamenti medico-legali, tossicologici e di carattere genetico sui reperti prelevati durante l’autopsia. Mentre proseguono gli accertamenti, inquirenti e investigatori, per poter avere un quadro preciso di quel che è accaduto quella sera, attendono i risultati di questi tre tipi di esami. Esami dai quali, è stato riferito, ci si attende una svolta e indicazioni “sicure” per ricostruire la dinamica. Ieri pomeriggio, infatti, sono cominciate le ’operazioni’ dei tre consulenti della Procura e della famiglia del giovane. Il pm Claudio Gittardi, titolare dell’inchiesta che è ancora a carico di ignoti, ha nominato Giulio Giovanetti dell’Istituto di medicina legale di Milano; Luca Sironi, tossicologo dell’Università degli Studi milanese; e Marzio Capra, biologo genetista forense, sempre dell’Istituto di medicina legale di Milano. Marzio Capra è stato anche consulente della famiglia di Chiara Poggi, la giovane donna assassinata a Garlasco il 13 agosto 2007 e il cui ex fidanzato lo scorso dicembre è stato condannato nel processo d’appello ’bis’ a 16 anni di carcere. I genitori di Domenico hanno invece nominato Massimo Montisci e Sonia Scarpati, esperti medico-legali di Padova e di Milano.