Large hadron collider (Lhc), il più grande acceleratore di particelle mai costruito dall’uomo, si prepara per portarci verso una rivoluzione nel campo della fisica. Un test svolto dagli scienziati del Cern di Ginevra ha ottenuto le prime collisioni di particelle all’energia record di 13.000 miliardi di elettronvolt (13 TeV), mai raggiunta fin ora. Il test rappresenterebbe a questo punto una tappa fondamentale verso l’esplorazione della ’nuova fisica’, in una fase completamente nuova del progetto Lhc chiamato Run2. Gli scienziati fanno sapere che non si è trattato ancora di una vera presa di dati, ma di una preparazione della macchina per il suo nuovo corso. Si procederà infatti nei prossimi giorni alla verifica della stabilità dei fasci, più focalizzati rispetto al passato, e dei sistemi di protezione dei rivelatori stessi.
“I primi test con i fasci a 6.5 TeV di energia sono andati benissimo” racconta Anna Di Ciaccio, responsabile di Atlas, uno dei sei rivelatori di particelle del progetto Lhc, che non nasconde l’entusiasmo per aver visto i fasci circolare nell’anello a quella energia da record e per aver osservato le prime collisioni a 13 TeV. Di Ciaccio annuncia che tra pochi giorni inizierà una presa dati stabile con fasci a 6.5 TeV, che aprirà un nuovo capitolo della fisica delle particelle e nuove frontiere sui temi della materia oscura e dell’esistenza di nuove dimensioni.