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Elezione La Russa il ‘giallo’: di chi sono quei 17 voti ‘extra’? Nella maggioranza riparte il caos

Una votazione davvero ‘insolita’ quella che poco fa ha portato Ignazio la Russa ad assumere la presidenza del Senato. E già perché se da un lato, frutto di evidenti dissapori interni al centrodestra, i senatori di Forza Italia non hanno partecipato alla votazione, come scritto in un altro articolo, il senatore di Fdi ha raccolto 116 preferenze, considerando però che, ‘complessivamente, il centrodestra sapeva di poter disporre di 115 voti. Dunque cosa è successo?

Elezione La Russa: se non provengono dal centrodestra, a chi appartengono quei 17 voti ‘extra’?

Stando a quanto calcolato a tempo record da Youtrend, La Russa sarebbe stato ‘aiutato’ da almeno 17 senatori fuori dal centrodestra. Da qui si deduce che, se nel centrodestra ci sono attriti, nell’opposizione la situazione è di gran lunga peggiore. Stavolta l’indiziato maggiore non è il Pd perché, appena ieri, il segretario Letta ha ‘ordinato’ ai suoi di esprimere scheda bianca alle Camere ma, il ragionamento non è contro la persona, semplicemente, ha spiegato Letta: il 20 ottobre a Bruxelles ci sarà un importante Consiglio Europeo, al quale, al ‘momento’, parteciperà Draghi. Dunque, per far sì che non sia la Meloni a presenziare al Consiglio, bisogna ‘ritardare’ le elezioni votando scheda bianca.

Elezione La Russa: quelli del Pd e Matteo Renzi giurano: “Non siamo stati noi, abbiamo votato scheda bianca”

E’ quindi credibile chi, nel Pd  giura che “Noi non siamo stati”. Dal canto suo Matteo Renzi che, ‘guarda caso’, è stato notato trascorrere gran parte della mattinata fra i banchi dei senatori del Pd, è il primo a  respingere ogni accusa: “Noi abbiamo votato scheda bianca, non siamo stati noi. Quando faccio una cosa la rivendico è chiaro che si sta giocando un regolamento di conti nel centrodestra“.

Elezione La Russa: qualcuno guarda con sospetto ai senatori penta stellati, altri a quelli del Terzo Polo

A dirla tutta, gli sguardi ‘sdegnati’ dell’opposizione sembravano puntare uno specifico settore: quello dei 5 Stelle. E nel clima da ‘caccia alle streghe’ che tira nell’Aula di Palazzo Madama, c’è chi fa notare come, alcuni senatori pentastellati, si sarebbero intrattenuti all’interno della cabina elettorale più del necessario, rispetto a quanto occorre per ‘imbucare’ una scheda bianca. Tuttavia, azzarda più di qualcuno, ‘del Terzo Polo non c’è da fidarsi’

Max