GRECIA, UE-BCE-FMI: PER OTTENERE PROGRESSI L’11 MAGGIO LAVORIAMO DURO

    paga-le-conseguenze.jpg

    “La Commissione europea, la Bce e il Fmi condividono lo stesso obiettivo di aiutare la Grecia ad ottenere stabilità finanziaria e crescita e continuano a lavorare a stretto contatto e duramente per ottenere progressi concreti l’11 maggio”: così le istituzioni in una nota congiunta. La Bce avrebbe alzato di due miliardi, portandola a 78,9 miliardi di euro, la soglia della liquidità d’emergenza alle banche greche. Lo riferisce Bloomberg. Secondo indiscrezioni l’Eurotower starebbe allo stesso tempo valutando una stretta all’haircut sui titoli di Stato greci, svalutandoli ulteriormente quando li accetta a garanzia della liquidità. “Con il ministro Padoan abbiamo avuto un intenso dibattito con un comune interesse, un comune linguaggio e uno scopo condiviso”. Lo ha detto il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis. “Sono fiducioso” sull’esito dell’eurogruppo dell’11 maggio: lo ha detto il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis, spiegando che verrà trovato un accordo per risolvere la situazione contingente della Grecia e per “un percorso dopo giugno che riporti l’economia greca verso la ripresa”. “Con il ministro Padoan – ha detto Varoufakis dopo l’incontro con il ministro in Via XX settembre – ho avuto un dibattito intenso sul modo migliore per far sì che l’Eurogruppo diventi la piattaforma per un accordo, fra la Grecia e i partner europei, che non solo risolva il negoziato, ma porti ad un periodo dopo giugno che permetterà alla Grecia di riprendersi e tornare alla crescita”. Varoufakis ha spiegato che con Paodan “ci siamo detti molte cose che hanno contribuito a una comprensione di dove siamo e dove stiamo andando. Posso assicurare che usiamo un linguaggio comune, abbiamo uno scopo comune, entrambi lavoriamo a una soluzione essenziale non solo per la Grecia ma anche per la solidità e robustezza dell’Eurozona”. “Il prossimo meeting (dell’Eurogruppo, ndr) – ha proseguito il ministro greco prima di ripartire alla volta di Bruxelles – sarà in grado di dare fiducia che non solo la Grecia, ma anche l’EUrozona possono uscire dai problemi che si sarebbero dovuti risolvere molto tempo fa”.