Scivola Piazza Affari a metà seduta: l’indice Ftse Mib cede il 2%, collocandosi in fondo ai listini europei davanti a Madrid (-1,1%) mentre si indeboliscono anche Francoforte (-0,5%) e Parigi (-0,4%). Sulle borse pesa lo stallo per la situazione greca. Lo spread tra btp e bund si amplia fino a 146 punti base per poi ripiegare sui 140 punti con il rendimento del 10 anni italiano all’1,46%, segnando il massimo dal novembre scorso. A Piazza Affari pesanti le banche. Ubi Banca cede il 4,34%, Bpm il 4,04%, il Banco Popolare il 3,66%, la Bper il 3,41%, Intesa il 2,91%, Mps il 2,73% e Unicredit il 2,67%. Male anche Saipem (-3,74%), UnipolSai (-3,63%), A2A (-3,19%) e Telecom (-2,81%). Gli investitori, con il Ftse Mib salito del 22% da inizio anno, approfittano anche della fase di incertezza legata alla situazione greca per monetizzare i propri investimenti. Asia a due velocità, corre Cina, debole Tokyo – Seduta a due velocità per le borse asiatiche, con gli indici cinesi che aggiornano i massimi da sette anni grazie alla fame di azioni del colosso asiatico e prese di beneficio su Tokyo (-1,2%) e Sydney (-1,2%). Shanghai balza del 2,4%, l’indice Hs China di Hong Kong è salito del 25% in un mese. Oggi sono attesi i dati su inflazione e fiducia dei consumatori Usa. In agenda anche il G20 mentre preoccupa lo stallo sulla Grecia. Il dollaro chiude una settimana debole su euro e yen.