Un tesoro di almeno 50 milioni è stato portato alla luce in questi giorni grazie ad un gruppo francese di ricerche sottomarine. Si tratta di circa 100 tonnellate di argento intrappolate nella stiva di un mercantile inglese, la “City of Cairo”, affondata dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale al largo della Namibia. La nave, che da Bombay in India era diretta in Gran Bretagna, pare sia stata affondata per errore da un siluro della marina tedesca il 6 novembre 1942. Un posto sperduto nell’immenso Oceano Atlantico, pochissime speranze di riuscire nell’impresa. Questo è ciò che pensavano tutti prima del ritrovamento. Tutti tranne alcuni specialisti della Deep Ocean Search, organizzazione fondata da John Kingsford, che non si sono persi d’animo e hanno investito tempo e denaro per la ricerca, terminata solo nel 2013. Secondo il quotidiano parigino “Le Figaro” è stato impiegato un robot che si è spinto fino a più di 5000 metri di profondità, recuperando circa 2100 casse piene di monete d’argento indiane con l’effigie della regina Vittoria. La nave trasportava anche quasi 7500 tonnellate di merci varie come ghisa, legna, lana e cotone. «Mai si era arrivati a recuperare merce di navi naufragate a tali profondità» si legge nel quotidiano. A bordo vi erano anche più di 300 passeggeri. La maggior parte di loro si salvò allo scoppio del missile, ma morì poco dopo annegando nell’Atlantico prima dell’arrivo dei soccorsi.