Diversamente che da noi, dove il culto dell’abbronzatura ’sempre comunque’ sta finalmente tramontando, negli States è invece un fenomeno di massa. Intendiamoci, almeno per determinati ambienti. E un recente studio studio condotto dall’University of California San Francisco ha indicato il lettino e le lampade abbronzanti come veri e propri killer della pelle. A finire nella preoccupante ’lista’ di soggetti a rischio, gay e bisessuali, campione di ricerca tra i più assidui frequentatori del ’sole artificiale’. Per questa ’categoria’ le probabilità di sviluppare un melanoma o pericolose malattie legate alla cute sono 6 volte superiori rispetto alla popolazione etero. Ma non è una questione discriminante, per esempio, le donne omosessuali o bisex, non costituiscono motivo di studio perchè raramente si dedicano all’abbronzatura artificiale. Sarah Arron, professore associato di dermatologia nell’ateneo statunitense, non ha dubbi: “La nostra speranza è che i risultati mostrati dallo studio contribuiscano ad aumentare la consapevolezza tra gli operatori sanitari che gli uomini gay e bisessuali costituiscono una popolazione ad alto rischio per il cancro della pelle, e che questa presa di coscienza, a sua volta, porti a una maggiore educazione e a screening più accurati per questo gruppo di uomini”. Anche perché trattasi di “Un mito che purtroppo ha gravi conseguenze”, avverte l’esperta. Con la folle media di 5 milioni di casi l’anno, negli States il tumore della pelle è forse il tipo di cancro più diffuso. Lo è al punto tale che ultimamente è stata avviata una massiccia campagna d’informazione su un’abitudine che rischia seriamente di minare la salute pubblica. 

M.