Ormai a ridosso di un’elezione il cui esito, salvo – improbabili – sorprese, è quasi dato per scontato, la notizia dell’altro giorno giunta dagli Stati Uniti, secondo cui la Russia avrebbe generosamente ‘foraggiato’ i partiti politici di diversi paesi, da un lato ha da subito destato i ‘sospetti maligni’ (riaccendendo le speranze dei ‘perdenti’) mentre, dall’altro, ha fatto capire quanto la posizione ‘geo-politica’ italiana faccia gola ai ‘potentati’ (politici ed economici) internazionali. Un fuoco di paglia durato però appena una notte, visto che già il mattino dopo da Washington hanno subito rassicurato che (forse perché già in quella Usa!). l’Italia non risulta nella lista russa.
Fondi russi, il Copasir conferma che nel dossier Usa non compaiono né politici e tantomeno partiti italiani
A seguire, proprio stamane, dopo circa 90 minuti di confronti, che hanno visto l’audizione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio e autorità delega, Franco Gabrielli, davanti al Copasir, per riferire sul rapporto degli 007 Usa (che, appunto, hanno affermato che dal 2014 Mosca finanzia i partiti politici in diversi Paesi del mondo), è stato confermato che allo stato attuale, nel dossier americano non compaiono né politici e tantomeno partiti italiani, quali destinatari degli oltre 300 milioni che la Russia avrebbe fino ad oggi ‘investito’.
Draghi: “Blinken mi ha confermato l’assenza di forze politiche dalla lista dei destinatari di finanziamenti russi”
Come se non bastasse, anche il premier Draghi ha rivelato in tarda mattinata: “Ho avuto una telefonata con il segretario di Stato Blinken, la cosa più naturale era chiedergli cosa sapesse, sostanzialmente mi ha confermato l’assenza di forze politiche dalla lista dei destinatari di finanziamenti russi“. Dunque, ha proseguito il premier, “Successivamente, come riferito da Gabrielli oggi nell’audizione al Copasir, ci sono stati contatti tra i servizi italiani con gli omologhi statunitensi: in questo, l’intelligence Usa ha confermato di non disporre di nessuna evidenza di finanziamenti occulti russi a candidati o partiti che competono nell’attuale tornata elettorale“.
Draghi: “C’è chi parla di nascosto con i russi, chi vuole togliere le sanzioni, ma la maggioranza degli italiani non vuol farlo”
Poi però, al termine del Cdm, parlando dei meriti e dei traguardi raggiunti dal suo esecutivo, riferendosi a ‘chi invece pensa il contrario’ (criticando il Pnrr ad esempio), il presidente del Consiglio si è lasciato andare ad una frase ‘sibillina’: “C’è chi parla di nascosto con i russi, chi vuole togliere le sanzioni. Ma la maggioranza degli italiani non lo fa e non lo vuole fare“. Tuttavia, ha aggiunto, “Io guardo alla maggioranza degli italiani e al governo che ho avuto l’onore di presiedere“.
Chissà se tra le righe, tradendo per la prima volta la sua freddezza, ed il suo proverbiale pragmatismo, Draghi non si sia voluto togliere dalla scarpa quale ‘sassolino’?
Max