(Adnkronos) – L’inflazione in Italia? “Uno tsunami” che “sta svenando gli italiani”, “un’emergenza nazionale che va risolta rimuovendo la causa originaria e principale che l’ha originata, ossia i prezzi folli delle bollette che oramai le imprese hanno trasferito sui prezzi finali dei loro prodotti, come attesta la corsa dei prezzi”. Questo l’allarme, in una nota, di Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Troppe le cose che non sono state ancora fatte: tetto al prezzo del gas, disaccoppiamento tra prezzo della luce e quello del gas, abbandono del Ttf come indice di riferimento, sospensione delle aste di Co2, tassazione al 100% degli extraprofitti delle società energetiche. Il fatto poi che per l’Istat sia l’energia elettrica e il gas del mercato libero a produrre l’accelerazione dei prezzi, dimostra che il Governo Draghi, nel prossimo provvedimento in discussione, deve rinviare la scadenza del mercato tutelato del gas prevista tra poco più di 3 mesi, per il 1° gennaio 2023. Mentre la luce del mercato tutelato rincara del 57,3% su agosto 2021, quella del libero decolla del 135,9%, 2,37 volte in più, +20,5% su luglio 2022. Tradotto in euro significa una stangata a famiglia pari a 858 euro su base annua per il mercato libero contro un rincaro di 362 euro per il tutelato”.
“Solo per mangiare e bere una famiglia pagherà in media 592 euro in più su base annua. Una stangata che sale a 807 euro per una coppia con 2 figli, 729 per una coppia con 1 figlio. Il record spetta alle coppie con 3 figli che per cibo e bevande avranno una batosta pari a 964 euro” prosegue Dona. “Per quanto riguarda l’inflazione nel suo complesso, il +8,4% si traduce, in termini di aumento del costo della vita, in una spesa aggiuntiva pari a 2.797 euro su base annua per una coppia con due figli, 1.189 solo per abitazione, elettricità e combustibili, 835 per il carrello della spesa. Per una coppia con 1 figlio, la mazzata annua è pari a 2.596 euro. In media per una famiglia il rincaro è di 2.218 euro, 614 per il solo carrello della spesa. Il primato spetta ancora una volta alle famiglie numerose con più di 3 figli con una scoppola pari a 3.141 euro, 992 solo per i beni alimentari e per la cura della casa e della persona” conclude Dona.