KUALA LUMPUR, 7 MAR.2015 – Se le ricerche dell’aereo Malaysia Airlines(MH370) che era scomparso l’8 marzo 2014 non daranno frutti entro fine maggio, i tre paesi impegnati nelle operazioni riesamineranno i dati e metteranno a punto un nuovo piano d’azione, lo ha reso noto il ministro dei Trasporti malese. Alla vigilia del primo anniversario della scomparsa del velivolo con 239 persone a bordo, il ministro Liow Tiong si è detto cautamente ottimista sul fatto che i resti dell’aereo si trovino nella zona delle ricerche.
Il volo Malaysia Airlines 370 (MH370 con codeshare China Southern Airlines volo CZ748) era un volo della Malaysia Airlines operato da un Boeing 777-200ER in servizio fra l’Aeroporto Internazionale di Kuala Lumpur, in Malesia, e l’Aeroporto Internazionale di Pechino-Capital, in Cina. Era stato dato per disperso il giorno 8 marzo 2014 dalla Malaysia Airlines, con un comunicato ufficiale sul suo sito.
Inizialmente secondo fonti malesi che riportavano a loro volta fonti vietnamite si era ipotizzato che l’aereo potesse essersi inabissato a circa 300 km al largo di Cà Mau in Vietnam, ma in seguito non veniva escluso che il volo potesse essere stato dirottato per motivi ignoti verso un luogo di atterraggio sconosciuto.
Solo il 24 marzo 2014, dopo 16 giorni di ricerche ininterrotte ed estesissime su un’area di quasi 65 000 chilometri quadrati compresa fra il Mar Cinese e l’Australia, il Primo Ministro malese Mohd Najib Tun Razak, congiuntamente al comunicato stampa n°23 apparso sul sito della Malaysia Arlinesriferiva che, dopo avere visionato i dati provenienti dai satelliti dei Paesi che hanno partecipato alle ricerche e dalle indagini delle britanniche Inmarsat e Air Accidents Investigation Branch “si deve concludere che l’aereo sia precipitato inabissandosi nell’Oceano Indiano meridionale”. La ricerca del relitto dell’aereo è tuttora in corso e non ha ancora dato nessun risultato.