(Adnkronos) – Nel corso della riunione a Palazzo Chigi con i capi di gabinetto dei ministeri e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli “si sono affrontati i temi relativi all’attuazione del programma di governo e all’attuazione del Pnrr ed è stato richiesto alle amministrazioni uno sforzo straordinario per i prossimi due mesi per raggiungere quanti più obiettivi possibili”.
Dal 13 febbraio 2021 al 30 agosto 2022 sono stati complessivamente ‘smaltiti’ (adottati e abrogati) 1.260 provvedimenti, previsti dalle disposizioni legislative dei governi delle XVII e XVIII Legislature. Solo nei primi otto mesi del 2022 sono stati smaltiti quindi 532 provvedimenti.
Alla data di insediamento del governo, dunque al 13 febbraio 2021 – fa il punto Palazzo Chigi dopo la riunione di oggi – lo stock dei provvedimenti da adottare relativo al primo e al secondo governo della XVIII Legislatura era pari a 679 provvedimenti, di cui 145 imputabili al primo governo e 534 al secondo governo della Legislatura. Alla data del 30 agosto 2022 questo stock si è complessivamente ridotto di più dell’80% passando a 129 provvedimenti. Allo stock di provvedimenti attuativi già citato, vanno aggiunti i decreti legati ai provvedimenti legislativi emanati al 30 agosto 2022 dall’attuale Governo (732 provvedimenti attuativi, di cui 455 adottati e 277 da adottare). Sommando i 277 provvedimenti da adottare dell’attuale esecutivo ai 129 provvedimenti degli altri governi della XVIII Legislatura lo stock complessivo dei provvedimenti da adottare riferibili alla XVIII legislatura è di oltre 400.
Ora, spiega dunque Palazzo Chigi, “si chiede alle Amministrazioni uno sforzo eccezionale per i prossimi due mesi (soprattutto a quelle amministrazioni che hanno lo stock di provvedimenti numericamente più pesante). E’ difficile pensare di arrivare all’azzeramento dello stock, obiettivo a cui potranno pervenire le Amministrazioni con stock numericamente più esigui, ma è importante cercare di ridurre al minimo sia l’arretrato (in particolar modo della XVIII legislatura) sia soprattutto i provvedimenti del governo in carica, all’attuazione dei quali (a partire dalla legge di bilancio) si chiede di dare una specifica priorità nei prossimi due mesi”.
“Per questa ragione l’Ufficio del programma di governo ha elaborato dei target molto ambiziosi che portino ad una drastica riduzione dello stock della XVIII legislatura con un target complessivo di 121 provvedimenti a settembre e 122 provvedimenti ad ottobre. Per ogni Amministrazione sono stati elaborati dei target quantitativi, ma anche specifici con l’indicazione dei provvedimenti, avendo già provveduto ad escludere i decreti presenti nello stock con un termine di scadenza ai sensi di legge fissato per fine 2022 o addirittura per il 2023 oppure caratterizzati da un iter di adozione troppo lungo per essere perfezionato in due mesi (ad es. regolamenti con dpr) ovvero ancora provvedimenti rispetto ai quali la singola amministrazione ha rappresentato la sussistenza di gravi problematicità attuative. Lo sforzo eccezionale è richiesto sicuramente alle Amministrazioni titolari del provvedimento, ma anche a tutte le altre nella funzione di concertanti”, conclude P.Chigi.