Proprio quando il giornalismo è ormai divenuto uno dei temi caldi degli ultimi tempi, appare sulla scena L’Oriana, la miniserie che racconta la vita di Oriana Fallaci, importante scrittrice e giornalista, che andrà in onda su Rai 1 in due puntate lunedì 16 e martedì 17 febbraio.
Ad illustrare una vita così complessa e così intensamente vissuta è il regista Marco Turco, che con l’aiuto degli sceneggiatori Stefano Rulli e Sandro Petraglia ha scoperto una persona non catalogabile. C’erano due diverse anime che convivevano in lei, una profonda rabbia e una profonda ironia.
Il film si sviluppa tramite l’incontro di Oriana Fallaci, in uno uno degli ultimi soggiorni a Firenze, con Lisa, una giovane aspirante giornalista, pretesto che serve per raccontare gli anni di lavoro della donna attraverso lunghi flashback nel passato che spezzano la narrazione del presente.
Si parte con l’assunzione all’Europeo, dove in seguito all’incontro con una sposa bambina a Karachi pubblica un’inchiesta sull’universo femminile, che le fa riflettere su se stessa, sulla condizione femminile nei paesi lontani dall’Occidente, e sulla fortuna di essere nata italiana. È l’unica donna reporter negli anni della guerra in Vietnam, di cui coraggiosamente racconta le atrocità, ma anche le umanità e gli eroismi; qui avrà una storia d’amore con il collega francese François Pelou. Vengono ricordate le immense interviste, tra cui quella a Alekos Panagulis, leader della Resitenza greca al tempo dei colonnelli, uscito di carcere ma deciso a continuare la sua lotta per liberare il suo paese. La loro unione, forte e tempestosa, viene raccontata dalla Fallaci nel libro Un uomo, mentre in Lettera a un bambino mai nato viene riportata la dolorosa esperienza dell’aborto del figlio tanto atteso. Indimenticabile l’intervista con Khomeini in Iran, che la giornalista sfida con toni aspri, chiamandolo tiranno, e togliendosi il velo che era stata costretta ad indossare per essere ammessa alla sua presenza. Successivamente, la Fallaci si ritira a New York, uscendo dalle scene del giornalismo per dedicarsi alla scrittura. Ma a New York, assiste dalla sua finestra alla tragedia dell’11 settembre. La testimonianza del crollo delle Torri Gemelle la spinge ad uscire dal silenzio con un grido di condanna contro l’islamismo. Poi, la scoperta di un cancro alle vie respiratorie la costringerà ad un’ultima lotta.
A dare il volto alla Fallaci è l’attrice Vittoria Puccini. Per lei poter interpretare una figura di questo calibro è stato motivo di grande orgoglio e una vera sfida. Ho cercato di rispettarla, di non imitarla. La Fallaci è stata un vero mito, avanti anni luce a tante della sua generazione. Coglierne tutte le sfumature, mi ha ha messo a dura prova. Inoltre, l’attrice crede che la scrittrice avrebbe apprezzato il fatto che sia stato girato un film su di lei contro la sua volontà. Dopotutto le piaceva chi sapeva opporsi.
Nel cast, oltre la Puccini, troviamo Vinicio Marchioni (Panagulis), Francesca Agostini (Lisa), Gabriele Marconi (il fotografo Palotelli), Adriano Chiaramida (padre di Oriana), Benedetta Buccellato (madre di Oriana), Stephane Freiss (François Pelou).
L’Oriana ha il merito di rispettare le contraddizioni e la complessità di un personaggio come Oriana Fallaci, una delle donne più amate e contestate della sua epoca.