(Adnkronos) –
“Penso che i credenti che festeggeranno Sant’Alessandro, il patrono della città, dopo essere andati in chiesa alla sera verrano da noi al BergamoSex. Sono convinto che saranno tantissimi”. Lo dice all’Adnkronos Rocco Siffredi, celebre attore italiano di film per adulti nonché ospite d’onore del ‘BergamoSex’, festival dedicato al mondo dell’eros, in programma dal 26 al 28 agosto nella discoteca Bolgia, alle porte di Bergamo. “Chi verrà – continua – non penserà di venire a peccare ma solo a passare una serata di leggerezza. Dopo la pandemia la gente ha voglia di tornare a vivere”.
Siffredi risponde alle critiche che il fondatore del Popolo della Famiglia Mario Adinolfi ha fatto riguardo alla concomitanza del festival con la festa patronale del capoluogo. Il celebre attore hard, “felicemente sposato da 30 anni” e con due figli, è il primo a definirsi “un credente, così come molti altri attori porno. Non credo tuttavia che chi si sposa faccia sesso solo per procreare come sostiene Adinolfi. Secondo il mio stile di vita, da persona che adora la propria famiglia, credo che tutto questo non abbia senso: la vita è anche fatta di piaceri”. Nonostante le apparenze, Siffredi afferma di essere d’accordo su molti dei valori sostenuti dal leader di Alternativa per l’Italia. “Anche io – sottolinea – credo nella famiglia e sono assolutamente contro le droghe. Quello che però Adinolfi dovrebbe capire è che, al posto di compiere una crociata contro il sesso, bisognerebbe sensibilizzare maggiormente i giovani, insegnargli cosa è giusto e cosa è sbagliato”.
Siffredi racconta che, quando giovani e aspiranti attrici si rivolgono a lui per entrare nel mondo dei film hard, lui diventa “il loro prete. Sono io il primo a chiedergli se sono sicure di voler intraprendere quella scelta. Che avranno una vita complessa: soldi facili ma il dito della gente costantemente puntato. Tutti si masturberanno sulle scene che farete ma saranno i primi a crocifiggervi. Nonostante ciò, questa forte ipocrisia non deve assolutamente giustificare il pensiero secondo il quale non è possibile avere una famiglia se si lavora nel mondo del porno”.