Nella tarda serata di ieri nella prigione di Jackson, in Georgia, le autorità penitenziarie americane hanno giustiziato con iniezione letale, Andrew Howard Brannan, veterano di 66 anni della guerra del Vietnam. Questuomo è stato in carcere per ben 15 anni poiché accusato di omicidio il 28 gennaio del 2000 per aver ucciso un poliziotto di 22 anni, Kyle Dinkheller, che lo aveva fermato per eccesso di velocità. A quel punto il veterano prese il fucile, che aveva in auto, e sparò contro lagente diversi colpi. Così un banale controllo di documenti si transformò in una vera e propria tragedia.
Rivolgo le mie condoglianze alla famiglia Dinkheller, soprattutto ai genitori di Kyle, alla moglie e ai due figli, dichiarò il detenuto poco prima di morire. I legali di Brannan avevano più volte presentato diverse richieste alla Corte Suprema degli Stati Uniti, che hanno rifiutato altrettanto volte. Gli avvocati, pur non mettendo mai in discussione la colpevolezza dellimputato, hanno fatto presente che Brannan soffriva da decenni di sindrome post-traumatica e di disturbi bipolari, riportati inseguito allesperienza in Vietnam. Dopo aver eseguito 35 volte la pena capitale nel corso del 2014, gli Stati Uniti hanno inaugurato il 2015 con una nuova esecuzione.