“Sciopero, sciopero”, questo il grido che si è alzato oggi in piazza del Campidoglio durante l’assemblea dei vigili urbani indetta dopo il caso assenteismo a Capodanno. Gli agenti hanno attaccato il comandante Clemente ed il sindaco Marino chiedendo le loro dimissioni. Ed intanto il vicesindaco Nieri tranquillizza in vista del derby di domenica confermando che “i vigili garantiranno i servizi”. Di diverso parere la Cgil. “Lavorerà la gente in servizio, che temo sarà poca”, dice un rappresentante.Durante l’affollata assemblea sindacale dei vigili in piazza del Campidoglio, gli agenti presenti hanno alzato in aria le mani e hanno gridato “Clemente vattene via’’ e “dimissioni”. “Le mani erano alzate perché questo è un Corpo pulito -ha spiegato il segretario dell’Ospol Stefano Lulli – Il coro dimissioni era rivolto sia al comandante del Corpo Raffaele Clemente sia al sindaco Marino”. “Al derby lavorerà la gente in servizio, che temo sarà poca perché ci arrivano segnali che i lavoratori, per scelta individuale, continuano a non segnarsi agli straordinari”. Lo afferma il sindacalista Marco D’Emilia, della Fp Cgil Roma e Lazio, interpellato durante l’assemblea sindacale di vigili sul derby Roma-Lazio che si svolgerà domenica, giornata sotto i riflettori dopo il caso delle assenze dei vigili a San Silvestro. “Oggi qui in assemblea – ha spiegato il sindacalista della della Fp Cgil di Roma e Lazio – ci sono le seimila persone criminalizzate che per il terremoto dell’Aquila sono andate spontaneamente e gratuitamente ad assistere chi aveva bisogno, che ogni anno sono vittime di aggressioni. Ci sono seimila persone che voltano le spalle al comando del corpo, per come è stato gestito in questo anno e per come è stato rappresentato, come nel caso del 31 dicembre. Non si può sparare nel mucchio. Non escludiamo altre forme di mobilitazione compreso lo sciopero”. “Non escludiamo altre forme di mobilitazione – ribadisce il sindacalista – dentro una visione più complessiva che mercoledì misureremo nell’incontro con l’amministrazione comunale. Se non ci saranno risposte convincenti partirà la mobilitazione generale”.