(Adnkronos) – E’ arrivata nella notte italiana la prima conferma della Nasa che il 29 agosto ‘si torna sulla Luna’. La prima missione Artemis
1 sarà lanciata lunedì prossimo e la finestra di lancio, di due ore circa, si apre alle 8,33 a.m. Edt, quando in Italia saranno le 14,33. Artemis 1 partirà dal Launch Pad 38B del Kennedy Space Center, in Florida, la stessa rampa di lancio che ha visto partire le missioni Apollo che hanno segnato il primo passo dell’uomo sul nostro satellite naturale il 20 luglio 1969. La decisione del lancio di Artemis 1 per il prossimo lunedì 29 agosto è arrivata dai manager dopo un Flight Readiness Review tenutosi nella tarda serata di ieri (ora locale). “Prima di una serie di missioni sempre più complesse, Artemis I fornirà una base per l’esplorazione umana dello spazio profondo e dimostrerà il nostro impegno e la nostra capacità di estendere la presenza umana sulla Luna e oltre” ha detto il team della Nasa nel corso della videoconferenza sulla missione Artemis, svoltasi al quartier generale della Nasa del Kennedy Space Center, in Florida.
“L’obiettivo principale di Artemis I è testare a fondo i sistemi integrati prima delle missioni con equipaggio facendo funzionare la navicella spaziale in un ambiente spaziale profondo, testando lo scudo termico di Orion e recuperando il modulo dell’equipaggio dopo il rientro, la discesa e l’atterraggio” ha spiegato il team della Nasa che ha annunciato per il 29 agosto prossimo il lancio della prima delle tre missioni – Artemis 1- del complesso programma Artemis della Nasa in cui sono a bordo anche l’Europa con l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e l’Italia con l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) ed il suo sistema industriale. Artemis è il primo passo nella prossima era dell’esplorazione umana. “Insieme a partner commerciali e internazionali, la Nasa stabilirà una presenza sostenibile sulla Luna per prepararsi alle missioni su Marte” ha sottolineato l’ente spaziale Usa.
Alla teleconferenza della Nasa hanno preso parte Janet Petro, direttrice del Kennedy Space Center; Bob Cabana, amministratore associato e collegato dal quartier generale della Nasa; Jim Free, amministratore associato per la direzione della missione di sviluppo dei sistemi di esplorazione, quartier generale della Nasa; Mike Sarafin, responsabile della missione Artemis, quartier generale della Nasa; Charlie Blackwell-Thompson, direttore del lancio di Artemis, Exploration Ground Systems Program, del Kennedy Space Center; Howard Hu, responsabile del programma Orion, dello Johnson Space Center di Houston; Chris Cianciola, vice manager del programma Space Launch System, del Marshall Space Flight Center della Nasa.
La missione Artemis 1 pronta a partire servirà come test sia per la navicella spaziale Orion che per il suo razzo Space Launch System (Sls) prima dei voli con equipaggio sulla Luna previsti per il 2025. Artemis-1 farà dunque da apripista alle future missioni del programma Artemis che punta a riportare l’uomo e, per la prima volta, una donna sul suolo lunare. L’Agenda del ritorno alla Luna prevede infatti altre due missioni: Artemis II, che effettuerà il primo test di volo attorno alla Luna con a bordo un equipaggio, e Artemis III che rappresenterà il ritorno vero e proprio dell’umanità sulla superficie della Luna con l’allunaggio di astronauti e astronaute. Proprio pochi giorni fa la Nasa ha annunciato anche i 13 possibili siti della Luna fra i quali sceglierà – dopo attente analisti e studi – dove fare approdare le donne e gli uomini della missione Artemis III. Si tratta di zone tutte nei pressi del Polo Sud della Luna ed i 13 potenziali siti sono Faustini Rim A; Peak Near Shackleton; Connecting Ridge; Connecting Ridge Extension; de Gerlache Rim 1; de Gerlache Rim 2; de Gerlache-Kocher Massif; Haworth; Malapert Massif; Leibnitz Beta Plateau; Nobile Rim 1; Nobile Rim 2; Amundsen Rim.
di Andreana d’Aquino